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Sanità. Medici: il Cdm rinvia lo scudo penale, nuova beffa contro la categoria

Di Silverio (Anaao Assomed): dai Ministri spunta un aggiornamento tecnico ma la norma va approvata
mercoledì, 6 Agosto 2025
1 minuto di lettura

Sul rinvio dello “Scudo penale” deciso dal Consiglio dei ministri i medici sono sempre più diffidenti verso la politica, in questo caso contro la maggioranza di centrodestra. Non è è ancora un muro contro muro perché rimane in piedi uno spiraglio perché il Cdm ha motivato il rinvio per questioni tecniche e non di merito.

“Solo qualche giorno fa ci chiedevamo dove fosse finito lo scudo penale per i medici. E oggi abbiamo avuto la risposta. Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 4 agosto, ha bloccato il provvedimento”, sottolinea Pierino Di Silverio, Segretario Anaao: “Ci auguriamo che il rinvio sia dovuto solo a motivi tecnici. Sarebbe una beffa vedere dei passi indietro, il tempo è sempre meno. Bisogna far presto e approvare un ddl che contenga le misure utili a dare un segnale forte a medici e dirigenti sanitari”.

Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed
Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed

Sullo scudo penale tutte le Associazioni dei medici si sono dichiarate favorevoli, la scorsa settimana l’Anaao Assomed aveva sottolineato come la decisione non era più rinviabile. A evidenziarla il segretario Nazionale Di Silverio.

“Il provvedimento, più volte annunciato, che dovrebbe rendere definitiva una misura attesa dalla categoria ma al momento solo temporanea, è sparito dall’orizzonte politico nonostante l’accordo tra i Ministeri della Giustizia e della Salute. E mentre plaudiamo al lavoro del Ministro Schillaci che si è impegnato per porre fine a questa attesa e garantire maggiore sicurezza al nostro lavoro, dalle stanze del Guardasigilli arriva il totale silenzio, segno che non si ritiene questo un tema di particolare urgenza”.

Assolti per il 97% delle volte

Nel frattempo però i camici bianchi continuano a essere bersaglio di cause penali e civili quando non di entrambe, per essere assolti nel 97% dei casi”, puntualizza l’associazione dei medici del Servizio sanitario nazionale, “Senza poter essere risarciti del giudizio di ben 6 tribunali: civile, penale, deontologico, aziendale, erariale, e il peggiore, quello mediatico”… “Chiediamo”, evidenzia ancora Di Silverio, “che tutti le parti coinvolte in questo processo garantiscano lo stesso impegno per accelerare i tempi di una giustizia che i medici non possono più attendere”.

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