Nuove tensioni in Senato sul fronte lavoro. Un emendamento al Decreto Economia presentato dalla maggioranza in 5ª Commissione Bilancio ha riacceso il dibattito sulla precarietà, provocando dure reazioni da parte delle opposizioni, che accusano il governo di voler indebolire ulteriormente le tutele per i lavoratori in somministrazione. Secondo quanto reso noto dalla Senatrice Elisa Pirro (M5S), Capogruppo del Movimento in Commissione Bilancio, l’emendamento prevede l’estensione da tre a quattro anni del termine massimo entro cui un lavoratore somministrato dovrebbe essere assunto stabilmente.
“Dopo l’emendamento vergogna infilato nel decreto Ilva, poi ritirato grazie alla nostra opposizione – denuncia Pirro – ora il governo ci riprova nel Dl Economia. È l’ennesimo tentativo di alimentare il precariato selvaggio, senza alcuna discussione nel merito. Lo ritirino subito e chiedano scusa”.
Basta precarietà
Critiche anche dall’Alleanza Verdi e Sinistra. Il senatore Tino Magni parla di “un favore alle agenzie interinali” e di un vero e proprio “attacco ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”. “La Destra continua a smantellare le tutele – afferma – dopo aver tentato di prolungare la vita a Simico, la società delle Olimpiadi Milano-Cortina, ora prova a modificare il mercato del lavoro, peggiorandolo. Invece di combattere la precarietà, la aumentano”.