Dopo giorni di tensione e appelli alle autorità italiane, Fernando Eduardo Artese e Gaetano Cateno Mirabella Costa, i due cittadini italiani detenuti nel controverso centro di detenzione “Alligator Alcatraz” in Florida, sono stati trasferiti nel centro ICE di Krome, a Miami. La notizia è stata confermata dalla Farnesina, che ha seguito da vicino il caso attraverso il consolato italiano. Il trasferimento è stato reso possibile grazie alle pressioni diplomatiche e alle condizioni critiche denunciate dai detenuti: “Siamo in 32 in una gabbia, i bagni sono aperti, ci trattano da criminali”, avevano dichiarato. Artese, 63 anni, italo-argentino residente negli USA da dieci anni, era stato arrestato per una vecchia violazione stradale e successivamente affidato all’ICE. Mirabella Costa, 45 anni, originario di Taormina, è stato condannato per aggressione e possesso illegale di farmaci. Entrambi erano stati trasferiti ad Alligator Alcatraz, una struttura costruita nelle Everglades e nota per le condizioni estreme e la presenza di fauna pericolosa. Ora, nel centro di Miami, le condizioni sembrano meno dure. Le famiglie hanno già ricaricato i cosiddetti “detainee account”, carte prepagate che consentono ai detenuti di effettuare acquisti e, eventualmente, acquistare un biglietto aereo per il rimpatrio. Artese potrebbe tornare in Italia a breve, mentre Mirabella Costa dovrà attendere il via libera da un giudice dell’immigrazione. Il trasferimento rappresenta un primo passo verso la risoluzione del caso, ma resta alta l’attenzione sulle condizioni dei centri di detenzione per migranti negli Stati Uniti e sul trattamento riservato ai cittadini stranieri. La diplomazia italiana continua a monitorare la situazione.