Dopo l’emozionante semifinale degli Europei di calcio femminile in Svizzera, sfuggita di un soffio all’Italia, le azzurre sono state accolte ieri al Quirinale da Sergio Mattarella, alla presenza del Neo-presidente del Coni Luciano Buonfiglio e del Presidente della Figc Gabriele Gravina. Non è la prima volta che il Capo dello Stato mostra attenzione e affetto per il calcio femminile: già nel 2019 aveva accolto le giocatrici azzurre al termine dell’esperienza del Mondiale francese. Questa nuova visita istituzionale rappresenta un ulteriore attestato di stima e apprezzamento verso una Nazionale che è riuscita a raggiungere un risultato storico, conquistando una semifinale europea che mancava all’Italia dal lontano 1997.
Un percorso magnifico

Mattarella ha espresso personalmente il suo sostegno alle atlete italiane, sottolineando come abbia seguito con passione ogni loro incontro: “Vi ho seguito personalmente dalla prima partita contro il Belgio fino alla sfida finale contro l’Inghilterra. È stato un percorso magnifico, e voglio ringraziarvi per aver scritto una pagina così bella dello sport italiano. Non fatevi condizionare dagli episodi sfortunati della semifinale; avete conquistato un trofeo più importante, rendendo onore alla maglia e alla bandiera italiana”, ha dichiarato il Presidente non nascondendo una certa emozione.
L’importanza dello sport

Il Capo dello Stato ha insistito anche sull’importanza sociale dello sport, in particolare di quello femminile, evidenziando il ruolo fondamentale delle atlete nel promuovere valori positivi e nel rafforzare la coesione sociale: “Lo sport è essenziale, è una componente fondamentale della vita sociale. Voi siete l’avanguardia che incoraggia ragazzi e ragazze, bambini e bambine ad avvicinarsi all’attività sportiva, migliorando così l’intera società.
Avete reso il nostro Paese più giusto e più consapevole, contribuendo alla diffusione dei valori di uguaglianza e pari opportunità”, ha sottolineato Mattarella. Durante il suo discorso Mattarella ha anche ricordato l’incontro del 2019, sottolineando come, da allora, il calcio femminile abbia compiuto enormi passi avanti: “Ricordo bene le parole di Sara Gama sull’articolo 3 della nostra Costituzione, che parla di uguaglianza e pari opportunità. In questi anni avete fatto tanta strada, ma c’è ancora molto da fare. Continuate così, perché il vostro esempio aiuta tutta la società italiana ad evolversi positivamente”, ha aggiunto il Presidente.
Successo mediatico

Luciano Buonfiglio, nuovo Presidente del Coni, intervenendo anch’esso al Quirinale, ha espresso la sua soddisfazione per il grande successo mediatico del torneo femminile: “Oltre quattro milioni di italiani vi hanno seguite con entusiasmo, è stato un segnale forte per lo sport femminile. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per mantenere alto l’interesse e migliorare ulteriormente il movimento”. Il numero uno della Figc Gabriele Gravina ha definito il Presidente Mattarella “un punto di riferimento imprescindibile per tutto il nostro movimento sportivo” e ha lodato la Nazionale femminile definendola “un modello di eccellenza che ispira le future generazioni, incarnando l’orgoglio e la dignità della maglia azzurra”.
Il Commissario tecnico Andrea Soncin ha descritto con grande emozione il percorso della squadra: “Siamo delusi dalla mancata finale, ma orgogliosi per aver fatto appassionare milioni di italiani. Durante l’Europeo abbiamo anche fatto cultura, mostrando nuove prospettive alle giovani generazioni che si avvicinano al calcio femminile. Ora il nostro compito è trasformare questo straordinario risultato in normalità e puntare con decisione al Mondiale del 2027 in Brasile”.
Omaggio al Presidente

Cristiana Girelli, capitana della Nazionale femminile, visibilmente commossa, ha detto: “Abbiamo portato con noi non solo la maglia, ma la speranza di tutte le bambine italiane che sognano di poter raggiungere grandi traguardi. Il fatto che tutta l’Italia si sia radunata davanti alla tv per seguirci è un grande orgoglio”. In chiusura, le giocatrici hanno voluto omaggiare Mattarella con una maglietta autografata da tutta la squadra e un pallone serigrafato in oro, simboli di un legame speciale tra il Capo dello Stato e la Nazionale femminile, che ancora una volta ha saputo unire e appassionare il Paese intero.