Il vertice tra Unione europea e Cina, tenutosi nella Grande Sala del Popolo, ha segnato un momento cruciale per le relazioni bilaterali in occasione del 50° anniversario dei rapporti diplomatici. I leader delle due potenze — Xi Jinping, Ursula von der Leyen e Antonio Costa — hanno ribadito l’importanza di un dialogo costruttivo, pur riconoscendo le tensioni economiche e geopolitiche che attraversano il rapporto. Il presidente cinese Xi Jinping ha invocato un rafforzamento della fiducia reciproca, sottolineando come le sfide attuali non derivino dalla Cina e auspicando che l’Ue mantenga aperti i suoi mercati, evitando strumenti restrittivi. “Di fronte ai cambiamenti epocali e al caos internazionale, serve lungimiranza e responsabilità”, ha dichiarato Xi, proponendo una cooperazione più profonda nei settori green e digitali. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha invece evidenziato la necessità di affrontare gli squilibri insostenibili che si sono accentuati con l’intensificarsi della cooperazione. “Abbiamo raggiunto un punto di svolta. Riequilibrare le nostre relazioni è essenziale per renderle sostenibili e reciprocamente vantaggiose”, ha affermato, chiedendo soluzioni concrete su commercio, investimenti e tutela ambientale. Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa ha adottato un tono pragmatico: “Non sempre siamo d’accordo, ma perseguiamo relazioni costruttive e stabili”. Ha inoltre esortato la Cina a usare la propria influenza sulla Russia per contribuire alla fine della guerra in Ucraina, ribadendo l’impegno europeo per il multilateralismo e l’ordine internazionale basato sulle regole. Il vertice ha confermato che, nonostante le divergenze, UE e Cina restano interlocutori strategici, chiamati a gestire le differenze con rispetto e visione comune. I prossimi 50 anni di relazioni si giocheranno sulla capacità di trasformare le tensioni in opportunità.