La storia l’abbiamo già raccontata su questa testata ed è stata anche trattata da emittenti televisive. La riassumiamo: il ragazzo che chiameremo Francesco, affetto da spettro acustico, è stato ospitato in regime residenziale presso l’Istituto “Villa Santa Maria” sita in Via IV Novembre nr.15 – 22038 Tavernerio (CO); nel corso del periodo di ospitalità i genitori rilevano al rientro periodico in famiglia che il ragazzo presentava sul proprio corpo ecchimosi, graffiature, morsicature e tumefazioni, tutte documentate e fatte presenti ai responsabili della struttura con numerose foto; in data 10 novembre 2021, Francesco era stato trasportato in ambulanza presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Erba dove veniva diagnosticata frattura al braccio, nello specifico dell’omero destro, per cui fu sottoposto ad intervento chirurgico in data 11/11/2021.
L’avvocato Piero Porciani in data 17/12/2021 presentava un esposto alla Procura della Repubblica di Como nel quale si denunciavano le presunte violenze subite dal giovanissimo ragazzo autistico.
Il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Como ne chiedeva l’archiviazione, non ravvisando responsabilità della struttura. Lo studio Porciani si opponeva ed il GIP del Tribunale chiedeva nuove indagini alla Procura che, però, reiterava la richiesta di archiviazione contro la quale lo stesso legale che assiste i genitori del giovane ha riproposto ricorso in quanto le indagini del PM appaiono ancora insufficienti.
Tutta la vicenda ora è stata portata all’esame del Parlamento italiano, infatti in data 01/07/2025 al Senato della Repubblica il Sen. Maurizio Gasparri, Presidente dei Senatori di Forza Italia, ha presentato un’interrogazione: al Ministro della Giustizia, On.le Carlo Nordio; al Ministro per le disabilità, Sen. Alessandra Locatelli; al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Prof. Giuseppe Valditara; al Ministro della Salute, Prof. Orazio Schillaci. Il Sen. Gasparri poiché numerose foto e certificati medici attestano i danni subiti dal bambino, lamenta che “le indagini del PM apparirebbero insufficienti” e che “sembrerebbe che durante le indagini siano state ignorate tutta una serie di documentazioni, peraltro supportate da foto e video, prodotte anche da altre famiglie, che avrebbero promosso analoghe azioni contro il medesimo Istituto, per cui chiede di sapere: “se il Ministro della giustizia non ritenga opportuno, per quanto di propria competenza, accertare eventuali irregolarità o negligenze nella gestione del caso da parte degli uffici giudiziari coinvolti, in particolare verificando se si sia provveduto a tenere in considerazione il contributo dei carabinieri della competente stazione, che hanno svolto le indagini e che hanno interrogato i genitori del ragazzo, e dei medici, che hanno prestato servizio presso l’Istituto e che si sarebbero dimessi successivamente.
Dal suo canto, in data 02/07/2025 alla Camera dei Deputati, l’On.le Luciano Ciocchetti, Vicepresidente della XII Commissione (Affari Sociali), presentava un’interrogazione: al Ministro per le disabilità, Sen. Alessandra Locatelli; al Ministro della Salute, Prof. Orazio Schillaci; al Ministro delle Politiche della Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, On.le Eugenia Maria Roccella. Il parlamentare mette in evidenza in particolare le denunce dei genitori del bambino circa “la presenza, sul corpo del minore, di lesioni fisiche quali lividi, graffi e morsi, mai comunicate in via preventiva dalla struttura stessa; secondo quanto riferito, tali episodi si sarebbero verificati in maniera ricorrente a partire da settembre 2020 per un arco temporale di oltre un anno, culminando in un grave evento avvenuto il 10 novembre 2021, quando il minore ha riportato una frattura scomposta a un braccio, che ha reso necessario il ricorso al Pronto Soccorso e un successivo intervento chirurgico, evidenziando che “l’obbligo assistenziale e di protezione da parte della struttura non debba limitarsi al solo trattamento terapeutico, ma debba includere anche la vigilanza attiva sul benessere fisico e psicologico degli ospiti, prevenendo qualsiasi forma di rischio, inclusi episodi autolesionistici o di aggressività, sia tra pazienti che da parte di terzi; l’obbligo giuridico di custodia e protezione che grava sul personale sanitario e socioassistenziale rende incompatibili eventuali negligenze, omissioni o condotte che compromettano l’incolumità dei pazienti, in particolare quando si tratta di minori in condizioni di vulnerabilità; al fine di garantire che la permanenza dei minori accolti avvenga in un contesto effettivamente protetto, trasparente e rispettoso della dignità e dei diritti dei pazienti e delle loro famiglie”, il parlamentare chiede pertanto “quali urgenti iniziative intendano assumere i Ministri interrogati, per quanto di competenza, per promuovere verifiche, vista la gravità dei fatti segnalati, anche in ordine al rispetto, da parte della struttura in oggetto, degli standard di sicurezza, cura e sorveglianza previsti dalla normativa vigente; nonché per garantire che la permanenza dei minori accolti avvenga in un contesto effettivamente protetto, trasparente e rispettoso della dignità e dei diritti dei pazienti e delle loro famiglie, assicurando altresì ai genitori e tutori dei minori ospiti piena informazione, accesso alle documentazioni sanitarie e un efficace sistema di tutela”.
In data 22/05/2025 al Senato della Repubblica anche il Sen. Sergio Rastrelli, Segretario della 2a Commissione Permanente Giustizia, ha presentato un’interrogazione: al Ministro della Salute, Prof. Orazio Schillaci; al Ministro delle Politiche della Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, On.le Eugenia Maria Roccella; al Ministro per le disabilità, Sen. Alessandra Locatelli, per chiedere, dopo aver evidenziato i vari gravi episodi che hanno coinvolto il bambino protratti e reiterati “almeno da settembre 2020 per oltre un anno e sarebbero culminati in un gravissimo episodio del 10 novembre 2021, con la frattura scomposta di un braccio ed i conseguenti accessi al Pronto Soccorso con sottoposizione del ragazzo ad intervento chirurgico”; e dopo aver sottolineato “il dovere giuridico di cura e custodia gravante sugli agenti nei confronti dei pazienti ospitati”, “chiede di sapere quali iniziative i Ministri in indirizzo, per quanto di propria competenza, intendano adottare per accertare la veridicità e gravità dei fatti esposti in premessa e per garantire la piena rispondenza della struttura alla posizione di garanzia assunta dal proprio personale medico e para-medico, restituendo serenità ai familiari di tutti i minori ospitati dalla stessa”.
In questo stesso periodo, inoltre, è stato interessato della vicenda anche l’Assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, nonché il Garante per la Disabilità, per chiedere che assumano tutte le informazioni necessarie per confermare quanto esposto nelle interrogazioni di cui sopra e, di conseguenza, perché si possano adottare tutti i provvedimenti che si riterranno opportuni.
Va da sé l’amara considerazione che, per poter tutelare i nostri figli, debba scendere in campo la politica, quella parte che per grazia di Dio è ancora sensibile ed attenta ai problemi delle fasce più deboli della nostra società.