Non chiude del tutto la porta alla politica, ma resta saldo al comando della tv di famiglia. Pier Silvio Berlusconi, Amministratore delegato di Mediaset, è tornato protagonista del dibattito pubblico con una lunga serie di dichiarazioni che hanno spaziato dai palinsesti alle tensioni internazionali, dal futuro del Centrodestra alle prospettive del piccolo schermo. In occasione della presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset 2025/2026, l’Adsi è mosso con disinvoltura tra intrattenimento, visione editoriale e riflessioni strategiche. “In politica? Oggi no, ma non lo escludo”, ha risposto senza dubbio alcuno a chi gli ha chiesto se una “discesa in campo” personale sia nei suoi orizzonti: “Sono felice di fare quello che faccio e oggi non ho nessuna intenzione di entrare in politica. Ma guardando avanti, non posso escluderlo: sarebbe una sfida completamente nuova”. E se questa ipotetica scelta dovesse realizzarsi? “No, non partirei da Milano, ma sarebbe nazionale”.
Tra le dichiarazioni più importanti, il pieno appoggio all’esecutivo in carica: “Il nostro è uno dei migliori governi in Europa, forse anche oltre”, ha detto il figlio del Cavaliere. E ha anzi aggiunto: “Il Presidente Meloni si comporta in modo opportuno per l’Italia. Con realismo, equilibrio e una postura forte anche sul piano internazionale”. Il riferimento al rapporto con Donald Trump diventa esempio emblematico: “Ha scelto la via della lucidità e della compostezza, evitando derive populiste. Questo è segno di vera leadership”.
Forza Italia, Tajani figura chiave
Pur ribadendo il proprio ruolo esterno al partito, Berlusconi jr. non ha rinunciato a un’analisi sulla situazione del Centrodestra e sul futuro di Forza Italia: “Antonio Tajani è una figura insostituibile. Ha competenza, profilo internazionale, pragmatismo. Ma servono nuove voci, non per rottamare, ma per ampliare e arricchire. Mio padre voleva un partito largo, con tante sensibilità”. Anche sul tema dello Ius scholae, Pier Silvio Berlusconi si è espresso in modo chiaro: “Sono favorevole, lo sento profondamente. Un ragazzo che ha fatto un percorso scolastico in Italia è più italiano di me”. Ma ha precisato: “Oggi non è una priorità. Ci sono temi più urgenti. Non è ideologia, è buon senso. Parlo anche da padre”.
Non è mancata una riflessione sulla città di Milano, in vista delle sfide elettorali: “Perdere dopo Sala sarebbe un segnale fortissimo. Milano è materiale d’appartenenza, simbolo della nostra storia politica e imprenditoriale”. Ma ha confessato anche un certo distacco personale: “Non vivo a Milano, e da milanese mi vergogno. Vado così poco che non ricordo nemmeno dov’è”.
Allargando lo sguardo al contesto internazionale, Berlusconi ha lanciato un allarme: “La situazione economica è complicata, la competizione globale si fa più dura. E ora arrivano anche i dazi di Trump, che spaventano. Possono frenare la crescita di molte aziende, comprese le nostre”. La parola d’ordine è “coraggio, visione e monitoraggio continuo”.
Palinsesti 2025/26
Sul fronte tv, i nuovi palinsesti segnano novità e discontinuità. Due le edizioni del ‘Grande fratello’: in autunno con Simona Ventura, in primavera la versione supervip ancora con Alfonso Signorini. Ma su altri titoli cala il sipario. “‘La Talpa’ e ‘The Couple’ non mi sono piaciuti per niente. Sono due dei prodotti più brutti che abbia mai visto”, ha ammesso senza mezzi termini. “Non sono fatti da noi, ma abbiamo comunque sbagliato”. Capitolo giornalismo. Sull’ipotesi Enrico Mentana a Mediaset, Berlusconi non ha confermato, ma neppure smentito: “Se vuole, le porte sono aperte. Ma non c’è alcuna trattativa”. Su Andrea Giambruno, invece, nessun dubbio: “È un bravo giornalista. Penso che presto potrà tornare in onda in qualcosa che già esiste”.
Sulla vicenda Barbara D’Urso, esclusa dalla Rai, l’Ad ha tagliato corto: “Fantapolitica? Non è né fanta né politica. Non abbiamo nulla a che fare. È diventata l’emblema di un certo tipo di televisione, e questo non lo merita. Ma per noi è storia chiusa”. Resta invece nel team Myrta Merlino, anche se senza progetto in palinsesto: “Siamo d’accordo che tornerà appena ci sarà un’idea. Mi piacerebbe vederla ospite nei talk di politica”.
Verissimo in prima serata
Novità anche per ‘Verissimo’, con Silvia Toffanin che aprirà la stagione con tre o quattro speciali in prima serata. L’obiettivo è allargare il racconto, con più cronaca, spettacolo e sport, e anche ospiti politici: “Silvia può farlo senza perdere la forza dell’intervista. Le ho chiesto di valutare l’idea di invitare anche politici di primo piano”, ha spiegato Berlusconi. È previsto anche un omaggio speciale a Maurizio Costanzo. “Quando le ho parlato del tributo, ha detto subito sì. È una cosa che sente profondamente. Senza Costanzo, ‘Verissimo’ non esisterebbe”.
Anche il programma politico ‘Real Politik’ con Tommaso Labate avrà un restyling: “Vorrei una formula nuova, meno dibattito e più retroscena. Più sondaggi e un taglio politico più defilato. Non ho nulla contro gli opinionisti, ma serve equilibrio”.