lunedì, 23 Dicembre, 2024
Società

Falco (Corecom): “Squarciare il velo di omertà intorno agli episodi di bullismo”

Webinar di @scuolasenzabulli all’istituto “Maddaloni 1 – Villaggio”.
D’Amelio: “Nessun passo indietro nella lotta ai cyberbulli”.

 MADDALONI – “Dobbiamo squarciare il velo di omertà che accompagna immancabilmente ogni episodio di bullismo e cyberbullismo. L’ultimo grave episodio accaduto recentemente a Napoli ci ha ancora una volta dimostrato che quando si ha il coraggio di denunciare, gli aggressori vengono immancabilmente individuati e fermati dalle forze dell’ordine. Non siete soli di fronte al dramma che vivete quando affrontate un bullo. Le istituzioni sono pronte a fare squadra insieme alle vostre famiglie e ai docenti”.

Questo l’appello del Presidente del Corecom Campania, Domenico Falco, lanciato nel corso del webinar Didattica a distanza che ha coinvolto gli alunni dell’istituto “Maddaloni 1 – Villaggio” di Maddaloni, animato digitalmente dal professore Andrea Gallo.

L’importanza del confronto con gli alunni è stato sottolineato da Annalisa Lombardi, dirigente scolastico dell’istituto,: “Da anni combattiamo ogni forma di bullismo e cyberbullismo attraverso incontri con le classi perché per noi è un problema serio. I ragazzi spesso sono ingenui. Noi li stimoliamo ad avere comportamenti sempre improntati al rispetto, alla tolleranza, all’amicizia. Ai miei ragazzi dico: servono atteggiamenti positivi, aggregatevi intorno a tutti coloro che possono trasmettere valori sani e aiutate chi ha difficoltà a relazionarsi a non rimanere isolato”.

Una coalizione istituzionale rilanciata anche da Rosa D’Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania: “Gli attacchi degli hacker alle piattaforme della didattica a distanza sono un nuovo triste fenomeno che si è manifestato con lo spostamento sul web delle lezioni. Questo ci impegna ancora di più nel proseguire la nostra attività di prevenzione senza fare passi indietro di fronte a questi fenomeni. Le istituzioni sono compatte   al fianco degli studenti e delle loro famiglie per aiutarli a trovare, nei momenti di difficoltà, la giusta via d’uscita”.

Per Ivana Nasti, direttore del Servizio ispettivo dell’Agcom: “Bullismo e cyberbullismo dopo la somministrazione di droghe e violenza sessuale vengono percepiti come pericolo da un adolescente su tre. Un giovane su due ne è venuto a contatto. Dobbiamo agire prima che si arrivi a fenomeni più gravi di violenza. Per questo abbiamo deciso di agire con una attività di prevenzione che coinvolga anche le famiglie. Anche a distanza noi siamo in campo contro il bullismo”.

Un appello a restare uniti è stato lanciato anche dall’attrice e speaker radiofonica Fabiana Sera che ha inviato un videomessaggio agli studenti invitandoli a fare squadra tra loro e con le istituzioni.

Così come Nicola Pasquino, presidente del Rotary club Napoli Angioino che ha rinnovato il patto siglato con il Corecom, l’Agcom e il Consiglio regionale per mettere a disposizione tutte le risorse professionali al servizio della campagna @scuolasenzabulli.

L’intervento di Giovanna D’Apolito, psicologa e psicoterapeuta, ha invece sottolineato come “i mezzi della comunicazione digitale non ci permettono di vedere la sofferenza dell’altro. Problemi di autostima, paura, voglia di nascondersi, sono tutti fenomeni che vengono affrontati in solitudine provocati da chi ha voglia di fare del male nascondendosi dietro un monitor. Contro questi comportamenti l’unica strada è quella del confronto con i propri compagni di classe, gli amici, i genitori per far emergere il malessere”.

Chi si comporta da bullo corre rischi che, spesso, neanche immagina, come ha spiegato l’avvocato Valentina Varano: “Dal 2017 chi compie atti di cyberbullismo commette un reato. Parliamo di ogni atto volto a denigrare, offendere, minacciare o indurre in uno stato di paura un minore. Chi li pone in essere può essere ufficialmente ammonito dalla Polizia di Stato o rischiare di subire un processo penale. La Polizia postale è sempre pronta a risalire ai pc che utilizzano i cyberbulli. Quindi è bene che tutti i ragazzi sappiano a cosa vanno incontro”.

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