Il nostro Carmine ci ha lasciato.
Il saluto ad un amico fraterno e a un collega di assoluto rigore morale e professionale.
Quando la notte ti porta via un amico e un collega. È morto alle 2 del mattino all’età di 44 anni il nostro Carmine Alboretti, è stato colto da un infarto che non gli ha lasciato scampo. Lascia la sua adorata famiglia, la moglie Maria, il figlio Francesco Maria, la sorella e la mamma.
L’ultimo saluto che ci aveva mandato da Boscotrecase è stato un audio inviato in redazione era alle 23 per il consueto via libera ai pezzi da inserire nel giornale di oggi. Carmine, era un avvocato che aveva scelto il giornalismo per professione, passione, per desiderio di raccontare i fatti della vita, della politica, della storia e del mondo cattolico di cui era un entusiasta, appassionato sostenitore.
Aveva fede ed entusiasmo, ed era riuscito ad esprimere questa suo impegno anche con la scrittura di testi dedicati ai Papi, alla comunanza di vicende di fede e di speranza. Alla Discussuone era giunto dieci anni fa con l’incarico dapprima di caporedattore poi di vice direttore. Rigoroso, attento, sensibile ad ogni vicenda dove erano in gioco questioni Istituzionali, di trasparenza politica e di umanità. Il suo impegno è stato eccezionale non solo per qualità giornalistica, ma per quel senso di rispetto profondo della professione, della verità e di come raccontarla con impegno e talvolta con ironia. Aveva qualità morali che lo hanno portato ad assumere anche l’incarico di consigliere giuridico dell’euro parlamentare Franco Roberti, ex procuratore nazionale antimafia.
Verso la Chiesa aveva particolare attenzione aveva seguito il Conclave 2013 come vaticanista del quotidiano online “Il Punto”. Per il suo impegno nella promozione della Dottrina sociale della Chiesa è stato nominato Socio onorario del Parlamento della Legalità ed ha ricevuto i Premi “Giovanni Paolo II” e “Padre Pio da Pietrelcina”. È stato autore di numerosi saggi sulla storia del francescanesimo, ha collaborato con il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.
Come scrittore tra i suoi libri citiamo “La buona famiglia” e “Il Cantico di frate Vesuvio”. Così come innumerevoli articoli dedicati alla dottrina sociale, alle vicende di emarginazione, di impegno verso l’ambiente e la natura, come “Meraviglia del creato”.
Carmine per come ha lavorato, per il suo talento, la cortesia, la modestia, impegno e dedizione ci mancherà. Sarà un vuoto nel profondo dei nostri cuori di quanti lo hanno conosciuto e apprezzato. Caro Carmine il nostro più sincero e umanissimo saluto a te per tutto l’affetto e il bene che hai saputo darci. Grazie per la tua professione, impegno, assoluta pacifica e serena amicizia.