Il Texas si risveglia sotto shock dopo le devastanti inondazioni che hanno colpito la regione centrale dello Stato, provocando almeno 50 vittime, tra cui 15 bambini. Il bilancio, ancora provvisorio, potrebbe aggravarsi ulteriormente: sono 29 le persone disperse, molte delle quali risultano essere bambine ospiti del Camp Mystic, un campo estivo cristiano travolto nella notte dalla piena del fiume Guadalupe. Il fiume, gonfiato da piogge torrenziali, ha superato i sei metri in meno di due ore, sommergendo intere aree della contea di Kerr. Le autorità hanno dichiarato lo stato di calamità e mobilitato oltre mille soccorritori, supportati da elicotteri e droni, per cercare i dispersi in un terreno reso impraticabile dal fango e dai detriti. Il senatore repubblicano J.D. Vance ha definito l’evento una “tragedia incomprensibile”, sottolineando la necessità di rafforzare i sistemi di allerta e protezione civile. Anche la premier italiana Giorgia Meloni ha espresso la sua “sincera vicinanza” alle famiglie colpite, in un messaggio diffuso da Palazzo Chigi. Il Camp Mystic, fondato nel 1926 e frequentato in passato anche da membri delle famiglie presidenziali americane, è stato uno dei luoghi più colpiti. Le immagini delle bambine scomparse, condivise dai genitori sui social, hanno commosso l’intero Paese. Alcune famiglie hanno già confermato la perdita dei propri figli, mentre altre continuano a sperare in un miracolo. Il governatore Greg Abbott ha invitato i cittadini a evitare le aree allagate e ha promesso “tutti i mezzi necessari” per affrontare l’emergenza. Ma il dolore resta profondo, e il Texas si interroga su come sia potuta accadere una simile catastrofe.