Il presidente Donald Trump ha annunciato di aver firmato 12 lettere indirizzate a diversi Paesi, contenenti nuove proposte tariffarie nell’ambito della sua strategia commerciale. Le missive, che saranno spedite lunedì 7 luglio, rappresentano un nuovo capitolo nella politica dei dazi statunitensi e potrebbero avere ripercussioni significative sul commercio globale. “È più semplice inviare una lettera dicendo: ‘Ecco quanto dovete pagare per fare affari negli Stati Uniti’”, ha dichiarato Trump a bordo dell’Air Force One, secondo quanto riportato da Bloomberg. Il presidente ha spiegato che le lettere contengono importi diversi per ciascun Paese, ma non ha specificato i destinatari. Tuttavia, ha fatto riferimento a precedenti esperienze con Regno Unito e Cina, definite “positive per entrambe le parti”. Le tariffe proposte potrebbero variare da un minimo del 10-20% fino a un massimo del 70%, a seconda del partner commerciale coinvolto. Trump ha fissato il 9 luglio come termine ultimo per raggiungere un accordo: in caso contrario, i dazi entreranno in vigore a partire dal 1° agosto. Secondo fonti vicine alla Casa Bianca, le lettere rappresentano un’offerta “prendere o lasciare”, non negoziabile, volta a riequilibrare il deficit commerciale degli Stati Uniti. La mossa ha già suscitato preoccupazione tra i partner europei, in particolare per l’ipotesi di un dazio del 17% sui prodotti alimentari provenienti dall’UE. La strategia di Trump punta a rafforzare l’industria nazionale e a esercitare pressione su alleati e rivali per ottenere condizioni commerciali più favorevoli. Ma il rischio di ritorsioni e tensioni diplomatiche è concreto, soprattutto in un contesto economico globale già fragile.
