È emergenza sull’isola greca di Creta, dove un devastante incendio boschivo sta divorando la costa sud-orientale, costringendo le autorità a evacuazioni di massa tra residenti e turisti. Le fiamme, divampate nel pomeriggio del 2 luglio nei pressi del comune di Ferma, si sono rapidamente propagate a causa di venti fortissimi e della vegetazione secca, raggiungendo hotel, case vacanze e abitazioni private. Secondo le autorità locali, oltre 1.500 persone sono state evacuate, molte delle quali trasferite nel palazzetto dello sport di Ierapetra, trasformato in centro di accoglienza. Almeno quattro anziani sono stati ricoverati in ospedale per problemi respiratori causati dall’inalazione di fumo. La zona di Agia Fotia è tra le più colpite: diverse abitazioni sono state distrutte e l’area è rimasta senza corrente elettrica. Il fronte dell’incendio si estende per oltre sei chilometri, rendendo estremamente difficili le operazioni di contenimento. Sul posto operano circa 270 vigili del fuoco, supportati da 10 elicotteri, droni e mezzi pesanti. Atene ha inviato rinforzi da terra e via aerea, mentre le autorità sanitarie hanno messo tutti gli ospedali dell’isola in stato di allerta. La qualità dell’aria è pericolosa, con cenere che cade anche a chilometri di distanza. La polizia ha chiuso la strada principale nei pressi di Agia Fotia e ha invitato la popolazione a evitare spostamenti non essenziali. Il sistema di allerta 112 ha inviato messaggi di evacuazione a residenti e turisti nelle aree di Achlia, Ferma, Galini e Koutsounari. Il governo greco segue con apprensione l’evolversi della situazione, mentre l’isola più grande dell’Egeo combatte contro un incendio che minaccia vite, paesaggi e uno dei cuori turistici del Mediterraneo.
