venerdì, 4 Luglio, 2025
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Confcommercio: via libera ai saldi, corsa agli acquisti per 3.3 miliardi. Spesa pro capite di 92 euro

Felloni: comprare nei negozi significa mantenere vivo le nostre comunità e preservare occupazione

Inizia la corsa ai saldi estivi. Partono da oggi in tutta Italia, ad eccezione della Provincia autonoma di Bolzano dove partiranno il 16 luglio, la caccia al piccolo affare.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 203 euro, pari a 92 euro pro capite, per un valore complessivo di 3,3 miliardi di euro.

Un augurio per i negozi

“I saldi sono un momento importante per fare shopping di qualità, risparmiando e vivendo appieno la vitalità delle nostre città”, commenta Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio,
Nonostante le difficoltà legate alla situazione internazionale, l’arrivo di 19 milioni di turisti stranieri negli aeroporti italiani offre segnali di speranza. L’estate 2025 si preannuncia come la migliore del terzo millennio in termini di turismo e auspichiamo che lo sia anche per gli acquisti nei negozi di moda”.

Rispettare i ruoli e gli impegni

“Comprare nei nostri negozi”, spiega ancora il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, “significa mantenere vivo il cuore pulsante delle nostre comunità e preservare occupazione e identità territoriale. L’andamento delle vendite durante i saldi avrà effetti importanti, influenzando di conseguenza la campagna acquisti per la prossima collezione primavera/estate 2026. Per sostenere i consumi interni e il commercio di prossimità”, evidenzia Giulio Felloni, “occorre sicuramente il ritorno agli acquisti da parte dei consumatori, ma anche il sostegno del Governo e l’impegno dei fornitori a rispettare i ruoli all’interno della filiera della moda evitando una inutile e sleale concorrenza”.

Manuale per gli acquisti sicuri

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano alcuni principi di base sui saldi: Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (dal decreto del 6 settembre 2005 n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio; Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante; Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless; Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo; Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto anche della Direttiva Omnibus, recepita dal decreto 26/2023 in base alla quale va comunicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.

Le iniziative di tutela

Infine Confcommercio e Federazione Moda Italia segnalano, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.

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