L’Europa è nella morsa di una nuova ondata di caldo estremo, con temperature record che stanno mettendo in ginocchio città e sistemi sanitari. In Italia, il Ministero della Salute ha diramato per oggi il bollino rosso in 18 città, il livello massimo di allerta per rischio sanitario da calore. Tra le città più colpite: Roma, Milano, Firenze, Napoli, Palermo, Torino, Bologna, Venezia, Verona, Trieste, Perugia, Ancona, Campobasso, Frosinone, Latina, Pescara, Bolzano e Brescia. Il bollettino segnala temperature fino a 40°C, con tassi di umidità elevati e notti tropicali che impediscono il recupero termico. Le autorità sanitarie raccomandano di evitare l’esposizione al sole nelle ore centrali, idratarsi frequentemente e prestare particolare attenzione a anziani, bambini e persone fragili. In Emilia-Romagna e Lombardia, sono entrate in vigore ordinanze che vietano i lavori all’aperto nelle ore più calde per i settori agricolo, edile e logistico. La misura arriva dopo la morte di un operaio nel Bolognese, colpito da un malore mentre lavorava sotto il sole. Ma l’emergenza non si ferma ai confini italiani. In Francia, l’agenzia meteo nazionale ha emesso allerta arancione in 84 dipartimenti, con temperature che a Parigi hanno superato i 38°C, accompagnate da un tasso di umidità del 70%. Le autorità hanno attivato piani di emergenza per i senzatetto e aperto centri di raffreddamento in scuole e biblioteche. Anche Spagna e Portogallo registrano picchi record: a Mora, in Portogallo, si sono toccati i 46,6°C, il valore più alto mai registrato a giugno nel Paese. Secondo gli esperti, l’anticiclone africano “Pluto” continuerà a dominare il Mediterraneo almeno fino al weekend, con temperature 6–8 gradi sopra la media stagionale. E mentre si attendono temporali al Nord, il Sud resta sotto assedio.
