lunedì, 30 Giugno, 2025
Esteri

Grecia, scandalo sui sussidi agricoli UE: si dimettono cinque funzionari governativi

Cinque alti funzionari del governo greco si sono dimessi il 27 giugno in seguito alle accuse di frode sistemica sui sussidi agricoli dell’Unione Europea, in quello che è stato definito uno dei più gravi scandali finanziari degli ultimi anni nel Paese. Le dimissioni arrivano dopo che la Procura europea (EPPO) ha formalmente accusato due ex ministri e decine di dirigenti pubblici di aver favorito appropriazioni indebite tra il 2016 e il 2023. Al centro dell’inchiesta c’è l’OPEKEPE, l’ente statale incaricato della distribuzione dei fondi agricoli europei, che secondo gli inquirenti avrebbe erogato milioni di euro a cittadini che non possedevano né coltivavano i terreni dichiarati. In molti casi, i beneficiari risiedevano a Creta e avrebbero ricevuto sussidi per pascoli inesistenti. La Commissione Europea ha già inflitto ad Atene una multa da 392 milioni di euro, riducendo del 20% i fondi previsti per il periodo 2023–2027. Le dimissioni riguardano funzionari del Ministero dello Sviluppo Rurale e dell’Agricoltura, tra cui il direttore generale dei pagamenti comunitari e il capo dell’ufficio legale dell’OPEKEPE. Il governo ha annunciato lo smantellamento dell’ente e la creazione di una nuova agenzia “più trasparente e digitalizzata”. Il primo ministro Kyriakos Mitsotakis, sotto pressione anche da Bruxelles, ha promesso “tolleranza zero” e ha chiesto al Parlamento di accelerare l’approvazione di una legge che rafforzi i controlli sui fondi europei. Ma l’opposizione accusa l’esecutivo di aver coperto per anni le irregolarità, e chiede un’inchiesta parlamentare indipendente. Il caso greco rischia ora di avere ripercussioni sui negoziati europei per la futura Politica Agricola Comune (PAC) post-2027, alimentando le richieste di maggiore condizionalità e trasparenza nell’uso dei fondi.

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