Nel cuore della City, tra grattacieli e uffici in demolizione, è riemerso un frammento straordinario dell’antica Roma: i resti di una basilica pubblica del I secolo d.C., parte del primo foro romano di Londinium, sono stati scoperti durante i lavori di riqualificazione in Gracechurch Street 85, a pochi passi dal London Bridge. Secondo gli archeologi del Museum of London Archaeology (MOLA), si tratta di una delle scoperte più significative degli ultimi decenni. Il tratto di muro rinvenuto, lungo circa tre metri e costruito con pietra calcarea del Kent, era parte di un edificio monumentale alto due piani e mezzo, con un cortile grande quanto un campo da calcio. La basilica, costruita intorno all’80 d.C., ospitava attività giudiziarie, commerciali e politiche, fungendo da cuore pulsante della Londra romana. “È un ritrovamento che riscrive la mappa archeologica della città”, ha dichiarato Sophie Jackson, direttrice del MOLA. “Questa struttura ci racconta perché Londra è diventata la capitale della Britannia romana e come si è sviluppata nei secoli”. La scoperta ha spinto i promotori immobiliari a rivedere i piani di sviluppo: il nuovo progetto includerà uno spazio pubblico sotterraneo per mostre ed eventi, in collaborazione con Historic England, per rendere accessibili i resti al pubblico. Non è la prima volta che Londra svela i suoi segreti romani: negli ultimi anni sono emersi letti in quercia, ceramiche e persino embrici timbrati. Ma questa basilica, dimenticata da secoli sotto il cemento, rappresenta un capolavoro architettonico e simbolico, capace di collegare la Londra moderna alle sue radici imperiali.
