Questa mattina, dai microfoni di Radio Vaticana, il DG Valeria Vittimberga ha condiviso una serie di riflessioni sul ruolo dell’INPS nel contesto attuale di grandi trasformazioni e sfide sociali. “L’Istituto non è soltanto un ente pubblico che amministra prestazioni; è, prima di tutto, un presidio di coesione sociale, giustizia e equità,” ha affermato Vittimberga, esprimendo l’impegno dell’INPS nel tutelare la dignità umana.
Affrontando la rivoluzione tecnologica, caratterizzata dall’espansione dell’intelligenza artificiale e dall’automazione, la dirigente ha messo in evidenza come questi cambiamenti possano essere paragonati all’impatto della rivoluzione industriale del XIX secolo. “I principi contenuti nella Rerum Novarum sono straordinariamente attuali e richiamano alla centralità della persona e alla solidarietà tra generazioni,” ha spiegato.
“Come ha detto Papa Leone XIV, oggi la Chiesa offre il suo tesoro di dottrina sociale per rispondere a questa nuova rivoluzione industriale,” ha continuato. L’INPS si impegna a utilizzare le nuove tecnologie in modo etico, per aumentare l’equità e rendere i diritti più accessibili.
Vittimberga ha richiamato l’attenzione sul fatto che “il capitale immateriale generato dall’innovazione deve essere indirizzato verso l’equità,” sottolineando il ruolo delle istituzioni per garantire che i benefici dell’innovazione siano redistribuiti equamente. “L’INPS è chiamato a governare questo cambiamento, assicurando che il progresso non lasci indietro nessuno,” ha affermato.
L’attenzione dell’INPS si concentra particolarmente sulle persone più fragili: anziani, persone con disabilità e famiglie in povertà. “Ci impegniamo a raggiungere chi ha più bisogno, per rendere i diritti una realtà, non solo un diritto sulla carta,” ha detto Vittimberga, evidenziando l’importanza della riforma della disabilità e della riforma Paglia, che mira a rafforzare il sistema di intervento per le persone non autosufficienti.
“Il radicamento dell’INPS sul territorio è fondamentale,” ha sottolineato, soprattutto nelle aree interne dove l’accesso ai servizi è più difficile. Qui, la presenza dell’INPS diventa un segno concreto di legalità e affidabilità.
La partecipazione dell’INPS al Giubileo del 2025, ha spiegato, assume un significato profondo: “È un momento collettivo di riflessione civile sul futuro dell’Italia e sulle nostre responsabilità per costruire uno Stato giusto e solidale.”
Infine, rivolgendosi ai giovani e agli anziani, Vittimberga ha affermato: “Dobbiamo trasmettere il senso della legalità nel lavoro e della contribuzione come patto generazionale, evidenziando il valore della previdenza come fondamento per un futuro sicuro.”
“Essere oggi donne e uomini dell’INPS significa vivere il servizio alla giustizia e al bene comune, un impegno fondamentale per la tenuta democratica e sociale del Paese,” ha concluso Vittimberga.