lunedì, 16 Giugno, 2025
Esteri

Kiev frena l’avanzata russa a Sumy. Putin a Trump: “Aperti al dialogo dopo il 22 giugno”

Von der Leyen chiama il presidente Usa: "Abbiamo discusso della necessità di mantenere la pressione sulla Russia"

La giornata di ieri è stata segnata da un’intensa attività diplomatica e militare sul fronte ucraino. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che l’offensiva russa nella regione nordorientale di Sumy è stata fermata. Nel frattempo, Vladimir Putin ha avuto una nuova conversazione telefonica con Donald Trump, durante la quale ha espresso la disponibilità della Russia a riprendere i negoziati con Kiev dopo il 22 giugno. L’annuncio arriva in un contesto geopolitico sempre più complesso, con l’attenzione internazionale divisa tra Ucraina e Medio Oriente. Secondo quanto dichiarato ieri da Zelensky, l’esercito ucraino è riuscito a contenere l’avanzata russa nella regione di Sumy, dove Mosca intendeva creare una zona cuscinetto. Il presidente ha parlato di “riequilibrio della situazione” e ha precisato che le truppe nemiche si sono spinte fino a un massimo di sette chilometri dal confine, ma sono state fermate. Ha inoltre denunciato la concentrazione di oltre 53.000 soldati russi in quell’area, segnalando che i combattimenti continuano sia a Sumy che lungo il resto del confine.

Telefonata Putin-Trump

Nel tardo pomeriggio di ieri il Cremlino ha reso noto che i presidenti di Russia e Stati Uniti hanno avuto un colloquio telefonico di 50 minuti, definito “molto utile” dal consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov. L’agenda della chiamata ha spaziato dal conflitto in Ucraina alla crescente tensione in Medio Oriente. Trump ha ribadito il suo desiderio di vedere una rapida fine della guerra russo-ucraina, mentre Putin ha affermato la disponibilità della Russia a continuare i colloqui di pace con Kiev, purché vengano ripresi dopo il 22 giugno. Il presidente russo ha anche aggiornato l’omologo americano sui progressi dello scambio di prigionieri con l’Ucraina, ritenuto un segnale positivo verso una possibile distensione. Curiosamente, la telefonata è avvenuta anche in occasione del compleanno di Trump, al quale Putin ha rivolto i suoi auguri personali, secondo quanto riferito da fonti del Cremlino.

Medio Oriente

Una parte significativa della conversazione tra i due leader ha riguardato l’escalation militare tra Israele e Iran. Putin ha condannato gli attacchi israeliani e ha informato Trump delle telefonate avute il giorno precedente con il premier israeliano Netanyahu e il presidente iraniano Pezeshkian. Trump ha definito la situazione “molto allarmante” e, secondo la Tass, ha ascoltato con interesse l’offerta di Putin di svolgere un ruolo di mediazione per riportare la crisi verso una soluzione diplomatica. Trump ha dichiarato di essere d’accordo con il presidente russo sulla necessità di porre fine al conflitto israelo-iraniano, ma avrebbe anche aggiunto, secondo una sua nota ufficiale, che “anche la guerra della Russia dovrebbe finire”.

Von der Leyen: “Pressione sulla Russia”

Anche Ursula von der Leyen ha avuto un colloquio telefonico con Trump in vista del prossimo vertice del G7. In un messaggio pubblicato sui social, la presidente della Commissione europea ha sottolineato la necessità di mantenere alta la pressione su Mosca e di lavorare a un cessate il fuoco in Ucraina. I due leader hanno inoltre discusso della crisi in Medio Oriente e delle sue ricadute sui mercati energetici, oltre che dell’urgenza di concludere i negoziati commerciali in corso tra Unione Europea e Stati Uniti entro il 9 luglio.

Scambio di corpi tra Mosca e Kiev

Intanto, sul fronte umanitario, l’Ucraina ha annunciato di aver ricevuto ieri da Mosca i resti di 1.200 suoi cittadini, tra cui molti soldati, nell’ambito di un accordo di scambio raggiunto a Istanbul. Lo ha comunicato il Centro ucraino di coordinamento per i prigionieri di guerra, sottolineando che le operazioni di identificazione e restituzione dei corpi sono ancora in corso.

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