
Una giornata, quella di ieri, durante la quale Sergio Mattarella ha tracciato una mappa civile ed etica dell’Italia e del suo ruolo nel mondo, toccando alcuni dei temi più delicati dell’attualità nazionale e internazionale. Dalla tutela dell’infanzia alla condanna del lavoro minorile, dal sostegno alle autonomie sociali fino al dolore per due eventi tragici (l’uccisione di un carabiniere in servizio e la caduta dell’aereo Air India con 242 vittime) il Capo dello Stato ha toccato più temi. Partendo dal messaggio diffuso in occasione della ‘Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile’, il Presidente della Repubblica ha voluto ricordare che “oltre 160 milioni di minori nel mondo sono ancora coinvolti in forme di lavoro che mettono a rischio la loro salute, ostacolandone lo sviluppo e violandone la libertà”. Bambini invisibili, costretti a sopravvivere raccogliendo cacao, riso, cotone o altri prodotti agricoli in Paesi in via di sviluppo, spesso senza mai vedere una scuola. È un quadro drammatico, che riguarda anche alcune sacche sommerse della nostra Italia, in aree segnate da povertà e marginalità.
Mattarella ha indicato con chiarezza le responsabilità collettive: “La Costituzione afferma il dovere della Repubblica di proteggere l’infanzia e garantire il diritto all’istruzione. Operare per la piena affermazione dei diritti dei bambini è un dovere sociale che misura la civiltà di un popolo”. Un monito che suona come un invito alla vigilanza, all’impegno delle istituzioni, ma anche alla coscienza dei cittadini, affinché l’infanzia non sia solo una fase biologica ma un diritto effettivo da difendere ovunque.
Coesione sociale

Sempre ieri il Capo dello Stato ha inviato un messaggio al Presidente dell’Acri, Giovanni Azzone, in occasione del ‘XXVI Congresso nazionale delle Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di risparmio’. Un’occasione per sottolineare il valore della coesione sociale come elemento strutturale della nostra democrazia. Il tema del congresso (‘Comunità: insieme plurali’) è diventato per il Presidente la chiave per leggere il ruolo cruciale delle fondazioni nella costruzione di uno sviluppo equilibrato e sostenibile. Non più meri finanziatori, ma soggetti attivi del territorio: “Proponenti e aggregatori di progetti”, capaci di dialogare con le istituzioni locali e di agire come agenti della coesione. Nella visione di Mattarella, la riduzione degli squilibri territoriali e delle diseguaglianze sociali è un prerequisito per l’unità del Paese. Ed è proprio attraverso il sostegno all’educazione, alla cultura e all’innovazione che si costruisce il futuro, con la consapevolezza che “difendere e potenziare le comunità è un compito vitale, dentro e fuori le emergenze”.
Il dolore per chi serve lo Stato
La giornata del Presidente si è tinta anche di lutto. Con un messaggio diretto al Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale Salvatore Luongo, ha espresso “profondo dolore” per l’uccisione del Brigadiere capo Carlo Legrottaglie, freddato nei pressi di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, durante un controllo stradale che si è trasformato in tragedia. Il Capo dello Stato ha sottolineato la sua “commossa partecipazione al dolore dei familiari” e ha chiesto che venga fatta giustizia il più rapidamente possibile. Il carabiniere, impegnato nell’esercizio del proprio dovere, rappresenta per il Presidente quella parte silenziosa e coraggiosa dell’Italia che ogni giorno tutela la sicurezza dei cittadini.
Il giorno di Mattarella si è chiuso con un altro messaggio di cordoglio, questa volta rivolto al Presidente dell’India Droupadi Murmu, per l’incidente aereo che ha coinvolto un volo Air India partito da Ahmedabad e diretto a Londra. Il velivolo è precipitato pochi minuti dopo il decollo, provocando la morte di tutte le 242 persone a bordo. Il Capo dello Stato ha parlato di “profonda tristezza” e ha espresso “la commossa vicinanza dell’Italia all’amico popolo indiano”.