Con l’avvicinarsi degli esami nazionali di ammissione alle università, noti come gaokao, le principali aziende tecnologiche cinesi hanno deciso di sospendere temporaneamente alcune funzionalità di intelligenza artificiale per prevenire il rischio di plagio e frodi. Piattaforme di IA come Qwen di Alibaba, Doubao di ByteDance, Yuanbao di Tencent e Kimi di Moonshot hanno limitato l’uso dei loro chatbot, impedendo agli studenti di sfruttare strumenti di riconoscimento fotografico per ottenere risposte durante le prove. Anche DeepSeek, tra le aziende più avanzate del settore, ha adottato misure simili, bloccando l’accesso alle sue funzionalità di analisi delle immagini. Questa decisione è stata presa in risposta alle crescenti preoccupazioni di genitori ed educatori, preoccupati che l’uso improprio dell’IA possa compromettere l’equità degli esami. Gli studenti che tentano di caricare immagini o cercare assistenza per domande d’esame ricevono un messaggio che ribadisce il rispetto delle regole: “Per garantire l’equità degli esami di ammissione alle università, questa funzione non può essere utilizzata durante il periodo di test”. Nonostante l’assenza di un annuncio ufficiale da parte delle aziende, gli studenti hanno rapidamente notato le restrizioni e hanno espresso il loro disappunto sui social media. Alcuni hanno persino cercato alternative, come il ritorno a ChatGPT, per aggirare i blocchi imposti dalle piattaforme cinesi. Mentre agli studenti sono imposte limitazioni, le autorità scolastiche stanno invece sfruttando l’IA per monitorare gli esami, utilizzando sistemi avanzati in grado di rilevare comportamenti sospetti, come sussurri o movimenti anomali. Questa stretta sull’uso dell’intelligenza artificiale dimostra come la tecnologia rappresenti sia un’opportunità sia una sfida per il mondo dell’istruzione, con la Cina che cerca di bilanciare innovazione e integrità accademica.