sabato, 7 Giugno, 2025
Attualità

Meloni abbraccia Milei: una intesa sul piano strategico Italia-Argentina

A Palazzo Chigi firmato il piano d’azione 2025-2030. Cooperazione su energia, difesa e cultura. Prima il Premier a colloquio con Costa su vertici europei, migranti e sicurezza comune

Una giornata, quella di ieri, particolarmente intensa per Giorgia Meloni che a Palazzo Chigi ha tenuto due incontri di particolare rilievo: uno con il Presidente della Repubblica argentina Javier Milei, l’altro con il Presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, per un’agenda politica che ha intrecciato strategia economica, cooperazione internazionale e sfide geopolitiche globali. Due interlocutori molto diversi (l’uno esponente di punta del nuovo sovranismo sudamericano) l’altro figura chiave dell’architettura istituzionale europea), ma con i quali Meloni ha voluto segnare punti di continuità e convergenza: visione strategica, ruolo dell’Italia nello scacchiere globale, e capacità di dialogo con sponde politiche e culturali anche lontane.

Il piano d’azione Italia-Argentina

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, accoglie il Presidente della Repubblica argentina, Javier Milei
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, accoglie il Presidente della Repubblica argentina, Javier Milei

L’incontro con Milei, cominciato nel cortile di Palazzo Chigi in un clima di grande cordialità (sottolineato da un caloroso abbraccio tra i due leader) ha avuto un taglio operativo ben definito. Al centro del vertice, il ‘Piano d’Azione Italia-Argentina 2025-2030’, già preannunciato lo scorso novembre durante la visita del Premier a Buenos Aires, e ora formalmente adottato. Il documento, articolato in otto direttrici, punta a rafforzare i rapporti bilaterali lungo assi strategici quali cooperazione economico-commerciale, investimento in settori chiave come difesa, spazio e materie prime critiche, e uno sforzo congiunto nel campo della cultura, della formazione e delle politiche sociali. In particolare, spicca la sinergia sul fronte dell’energia, con la firma di un accordo tra Eni e Ypf Sa per lo sviluppo del progetto ‘Argentina Lng”, destinato alla valorizzazione e commercializzazione del gas del giacimento di Vaca Muerta, Il comunicato congiunto diramato dopo l’incontro ha evidenziato anche l’allineamento su alcuni nodi internazionali fondamentali: sostegno a una “pace giusta e duratura” in Ucraina, difesa delle relazioni transatlantiche, e impegno condiviso contro criminalità organizzata e traffico di esseri umani.

Il confronto con Costa

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, accoglie il Presidente del Consiglio europeo, António Costa
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, accoglie il Presidente del Consiglio europeo, António Costa

Poco prima del bilaterale con Milei, Meloni ha accolto a Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. Un confronto istituzionale molto diverso, più incentrato sul coordinamento in vista degli importanti vertici di giugno: Consiglio Europeo, G7 e NATO. “Abbiamo discusso della preparazione del prossimo Consiglio europeo, ma anche del quadro geopolitico più ampio, dall’Ucraina al Medio Oriente, passando per la sicurezza, la difesa comune e la politica migratoria europea”, ha dichiarato Costa dopo il colloquio. L’incontro ha consentito anche di fare il punto sulle priorità italiane in Europa, in particolare sull’esigenza di una maggiore integrazione nella difesa, non solo sul piano militare, ma anche in chiave strategica e industriale. “Per rafforzare la capacità di difesa dell’Europa dobbiamo garantire una spesa più efficiente e un approccio collettivo alla sicurezza”, ha scritto Costa su X. Un terreno sul quale Meloni, pur non sempre allineata con le istanze più federaliste dell’UE, ha scelto una postura di cooperazione, nella consapevolezza che i dossier di difesa e sicurezza stanno diventando il cuore del nuovo patto europeo.

Non meno rilevante il passaggio sulla gestione dei flussi migratori, tema cruciale per l’Italia e al centro dell’agenda europea degli ultimi anni. Costa ha ribadito la necessità di una politica migratoria “efficace e ben gestita”, mentre Meloni ha sottolineato l’urgenza di un approccio comune che combini fermezza nei controlli e cooperazione con i Paesi di origine e transito.

L’incontro con Costa si è allargato anche a temi di più ampio respiro, come la riduzione delle disuguaglianze, la dignità del lavoro e il cambiamento climatico, in un dialogo che ha toccato anche la sfera etico-sociale. “Dobbiamo continuare a lavorare per la pace, la prosperità e la stabilità, affrontando le sfide globali con soluzioni sostenibili”, ha detto Costa dopo aver incontrato anche Papa Leone XIV e il Cardinale Parolin in Vaticano.

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