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Vendite al dettaglio in ripresa: ad aprile +3,7%, spinta dai consumi pasquali

giovedì, 5 Giugno 2025
1 minuto di lettura

Nel mese di aprile 2025 il commercio al dettaglio italiano mostra segnali di ripresa, evidenziando un incremento sia in valore sia in volume rispetto al mese precedente. Secondo i dati diffusi dall’Istat, le vendite sono cresciute dello 0,7% in valore e dello 0,5% in volume, trainate in particolare dal comparto alimentare, che ha beneficiato dell’effetto Pasqua, caduta quest’anno in aprile e non, come nel 2024, a fine marzo. L’analisi congiunturale, cioè rispetto al mese precedente, indica un aumento per entrambe le macro-categorie merceologiche. I beni alimentari registrano un incremento dell’1,3% in valore e dello 0,9% in volume, mentre i beni non alimentari salgono più timidamente, con un +0,2% in valore e +0,3% in volume.
Il dato trimestrale (febbraio-aprile 2025) restituisce invece un quadro più tiepido: le vendite al dettaglio crescono solo dello 0,1% in valore e flettono dello 0,4% in volume. Questo riflette da un lato un aumento nominale sostenuto principalmente dall’inflazione, e dall’altro una leggera contrazione nella quantità dei beni acquistati. Nel dettaglio, il settore alimentare continua a crescere in valore (+0,4%) ma cala in volume (-0,2%), mentre il non alimentare segna una flessione sia in valore (-0,2%) che in volume (-0,5%).

L’effetto Pasqua

Il confronto su base annua evidenzia una dinamica più marcata. Ad aprile 2025, rispetto allo stesso mese del 2024, le vendite al dettaglio sono cresciute del 3,7% in valore e dell’1,9% in volume. L’incremento più significativo si registra nel settore alimentare, con un balzo dell’8,6% in valore e del 5,4% in volume. Un risultato che si spiega in gran parte con la diversa collocazione temporale della Pasqua, festività che da sempre incide sui consumi alimentari, in particolare quelli legati a dolci, carni, vino e prodotti tipici. Viceversa, il comparto non alimentare mostra segnali di debolezza: le vendite calano dello 0,4% in valore e dello 0,8% in volume, confermando un trend stagnante. Un’analisi più dettagliata per categoria rivela un panorama variegato: crescono i prodotti di profumeria e per la cura della persona (+3,4%) e gli articoli di foto-ottica, supporti magnetici e strumenti musicali (+3,2%). All’opposto, soffrono in modo marcato le calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-3,9%) e i giochi, giocattoli, articoli sportivi e da campeggio (-3,5%), settori tipicamente legati alla stagionalità e a un consumo più discrezionale.
Osservando le diverse modalità distributive, il report Istat segnala una netta crescita della grande distribuzione organizzata, le cui vendite aumentano del 6,8% rispetto ad aprile 2024. Le piccole superfici fanno registrare un modesto ma positivo +0,9%. Di segno opposto, invece, l’andamento delle vendite fuori dai negozi (-0,1%) e, sorprendentemente, del commercio elettronico (-0,7%), che continua a mostrare una dinamica altalenante dopo il boom pandemico.

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