sabato, 7 Giugno, 2025
Attualità

Mattarella: “Il legame con gli Usa sia risposta alle sfide del tempo”

Al Quirinale il Presidente accoglie la NIAF per i 50 anni dalla fondazione: “Dall’identità italoamericana un ponte tra le sponde dell’Atlantico, custode di valori comuni e visione condivisa”

Il Presidente Sergio Mattarella nel corso dell'incontro con una delegazione di rappresentanti della National Italian American Foundation
Il Presidente Sergio Mattarella nel corso dell’incontro con una delegazione di rappresentanti della National Italian American Foundation

Al Quirinale ieri pomeriggio Sergio Mattarella ha accolto una delegazione della National Italian American Foundation in occasione del cinquantesimo anniversario dell’istituzione. Un’occasione non solo commemorativa, ma anche e soprattutto politica e culturale, che il Capo dello Stato ha saputo trasformare in una riflessione ampia e profonda sul valore del legame transatlantico tra Europa e Stati Uniti. “Un legame che deve essere sempre una risposta alle sfide dei tempi”, ha detto il Presidente della Repubblica. Pace e sicurezza, ha ricordato, non sono condizioni date per scontate, ma conquiste che si reggono anche, e forse soprattutto, sul rapporto saldo tra le due sponde dell’Atlantico. Fondata nel 1975, la National Italian American Foundation rappresenta da mezzo secolo una delle colonne portanti della promozione della cultura e dell’identità italiana negli Stati Uniti. Una missione che, nel tempo, ha saputo coniugare la tutela delle radici con un dialogo continuo con le istituzioni italiane. Proprio questo legame è stato al centro delle parole di Mattarella, che ha ringraziato la NIAF per il “costante contributo al dialogo tra la Comunità degli italiani d’America e la Repubblica Italiana”.

L’incontro al Quirinale è stato aperto dall’intervento del Presidente della NIAF, John Calvelli, che ha sottolineato come l’identità italoamericana non sia solo una memoria del passato, ma un ponte vivo, che guarda al futuro con spirito inclusivo, innovativo e orgogliosamente radicato nei valori italo-statunitensi.

Il patrimonio condiviso tra Italia e Stati Uniti

Nel suo intervento Mattarella ha evocato con fermezza e chiarezza la necessità di custodire e rinnovare il patrimonio valoriale comune tra Europa e Stati Uniti: libertà, uguaglianza, diritti umani, democrazia, economia di mercato. Questi, ha detto, “non sono solo capisaldi della nostra civiltà, ma obiettivi di speranza per tanti popoli del mondo”. Un messaggio che arriva in un momento storico segnato da tensioni globali, guerre regionali, minacce al multilateralismo e al diritto internazionale: “La pace e la sicurezza internazionale sono debitrici del rapporto transatlantico”, ha voluto aggiungere, mettendo in luce l’attualità di un’alleanza fondata più su affinità etiche che su meri interessi geopolitici. Nel passaggio più emotivamente denso del discorso, il Presidente ha voluto rendere omaggio agli italiani emigrati negli Stati Uniti. Una diaspora che, per Mattarella, “ha contribuito in modo determinante a definire i caratteri della cultura statunitense e i suoi valori”.

Mattarella ha evocato le storie di successo, di fatica e riscatto di milioni di italiani d’America. “Un tassello prezioso del ricco mosaico sociale di quel grande paese”, li ha definiti, sottolineando come l’impronta italiana abbia lasciato un segno indelebile nella vita pubblica americana. Dalla scienza all’arte, dalla politica all’imprenditoria, gli italoamericani hanno saputo coniugare il proprio patrimonio culturale con le opportunità offerte dal Nuovo Mondo.

Lingua e cultura

In un’epoca in cui la globalizzazione rischia di omologare le identità, Mattarella ha riaffermato il ruolo della lingua, della cultura e delle arti italiane come strumenti fondamentali per mantenere vivo il senso di appartenenza. Le nuove generazioni di italoamericani, ha detto, possono e devono essere “portatrici di una tradizione che evolve senza smarrire le proprie radici”. In questo senso, la NIAF ha un compito sempre più strategico: continuare a essere un ponte, un punto di raccordo tra le comunità, a beneficio sia degli italoamericani che dei giovani italiani che scelgono di costruire il proprio futuro negli Stati Uniti.

Nel corso della cerimonia, il Capo dello Stato ha ricevuto in dono la ‘Dea Roma’, simbolo iconico scelto dalla NIAF per rappresentare la forza dell’heritage italiano. Il Presidente ha accolto con gratitudine il riconoscimento, interpretandolo non come un omaggio personale, ma come un tributo alla Repubblica Italiana e all’amicizia che lega Italia e Stati Uniti. Un gesto carico di significato, che suggella un dialogo culturale e istituzionale lungo cinquant’anni, e che si proietta verso il futuro: “Questo anniversario ha un grande valore, aperto al futuro”, ha detto Mattarella in chiusura.

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