Ieri, sabato 31 maggio, nella solennità della Visitazione della Beata Vergine Maria, Papa Leone XIV ha presieduto nella Basilica di San Pietro la Messa per l’ordinazione presbiterale di undici nuovi sacerdoti. Sette provengono dal Pontificio Seminario Romano Maggiore, mentre quattro dal Collegio Diocesano Redemptoris Mater. Con questa celebrazione il Pontefice ha ripreso una tradizione interrotta negli ultimi tre anni, quando a presiedere il rito era stato il cardinale Angelo De Donatis, prima come vicario per la diocesi di Roma e poi come Penitenziere maggiore.
Il messaggio del Papa ai nuovi sacerdoti
Durante l’omelia, Papa Leone XIV ha lanciato un messaggio chiaro ai nuovi ordinati e all’intera comunità ecclesiale. “Non cerchiamo nuovo potere, non siamo ancora perfetti ma è necessario essere credibili” ha detto il Pontefice. Ha poi aggiunto che la Chiesa deve “ricostruire la propria credibilità con trasparenza e testimonianza”. Il Papa ha così indicato la strada per un rinnovamento possibile solo se sostenuto da una coerenza tra ciò che si annuncia e ciò che si vive ogni giorno.
Le storie dei nuovi sacerdoti
Tra i nuovi sacerdoti, Simone Troilo, 32 anni, ha raccontato il suo percorso vocazionale: “Sono passato dall’ingegneria alla filosofia, che era un altro paio di maniche, però con molta serenità alla fine”. Cresciuto in una famiglia che frequentava il Cammino Neocatecumenale, Simone ha deciso di entrare in seminario nel 2016, dopo aver intrapreso un corso di laurea in ingegneria dell’edilizia.
Visita ufficiale del Presidente Mattarella in Vaticano
Il Quirinale ha reso noto che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si recherà in Vaticano venerdì 6 giugno alle ore 9.15 per una visita ufficiale a Papa Leone XIV. L’incontro rappresenta la prima visita istituzionale del capo dello Stato al nuovo Pontefice, eletto lo scorso anno. Si tratterà di un momento di confronto importante tra le due più alte autorità morali e civili del Paese, in un contesto segnato da transizioni sociali, culturali e spirituali.
In udienza anche Mediterranea Saving Humans
Nella stessa giornata, Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza una delegazione di Mediterranea Saving Humans, l’organizzazione impegnata nel soccorso in mare dei migranti. A guidare il gruppo era don Mattia Ferrari, cappellano di bordo. All’udienza hanno partecipato anche i rappresentanti del movimento “Refugees in Libya”, che denunciano le violenze e i maltrattamenti subiti dai rifugiati in Libia e Tunisia. L’incontro si è svolto nell’ambito del cammino condiviso tra Papa Leone XIV e le realtà laiche e cattoliche dell’Arena di Pace, impegnate sul fronte della giustizia e della solidarietà.
Un messaggio di fraternità e accoglienza
Nel comunicato diffuso dopo l’incontro, Mediterranea ha sottolineato il valore simbolico delle parole del Pontefice. “Soccorrere le persone, accoglierle e strapparle ai naufragi e ai respingimenti significa dare carne a quella fraternità che, come ha detto il Papa, deve essere scoperta, amata, sperimentata, annunciata e testimoniata” ha dichiarato don Ferrari. La delegazione ha espresso gratitudine per il sostegno della Chiesa e ha ricordato l’arrivo di una nuova nave di soccorso, resa possibile anche grazie all’incoraggiamento ricevuto da Papa Francesco nel passato.
Una Chiesa che guarda agli ultimi
“Con quella nave praticheremo nel concreto, e non solo a parole, ciò che ieri ci ha detto Papa Leone” si legge nella nota. “A lui va tutta la nostra gratitudine per averci, ancora una volta, mostrato una Chiesa attenta agli ultimi e a chi patisce l’ingiustizia e gli orrori di questo mondo”. Le parole del Papa e gli incontri della giornata confermano una linea pastorale orientata a un Vangelo vissuto tra la gente, con uno sguardo costante rivolto a chi resta ai margini.
Il significato dell’ordinazione presbiterale
L’ordinazione presbiterale è il rito con cui un diacono diventa sacerdote nella Chiesa cattolica. Durante la cerimonia, il vescovo impone le mani sul capo dell’ordinando e pronuncia una preghiera consacratoria. Questo gesto simbolizza la trasmissione dello Spirito Santo e l’ingresso del nuovo sacerdote nel ministero sacerdotale. Successivamente, le mani dell’ordinato vengono unte con il crisma, un olio sacro, e gli vengono consegnati il pane e il vino, simboli dell’Eucaristia.