venerdì, 30 Maggio, 2025
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Cultura

La scienza che svela le connessioni nascoste della vita

Studiosi di discipline apparentemente distanti, dalla biologia alla fisica quantistica, spiegano perché è necessario conoscere e difendere il pianeta terra e perché le distanze sono limiti di come abbiamo imparato a pensare, mentre dentro le connessioni sta il segreto della vita e della nostra guarigione. Se ne è parlato a Roma nella prima tappa delle “giornate della consapevolezza”, ciclo di conferenze che attraverserà l’Italia al servizio di studenti e cittadini

Viviamo immersi nella quotidianità, spesso inconsapevoli dei legami sottili che ci permettono di percepire la realtà e le sinergie nascoste che fanno funzionare il mondo intorno a noi. Siamo assorbiti dall’azione, in una società che ha smesso di interrogarsi sul significato e le conseguenze delle proprie scelte. Abbiamo costruito barriere, confini mentali che ci fanno credere di essere separati dal tutto, convinti di essere il metro di misura di ogni cosa. Questa visione limita anche la nostra conoscenza, confinandola entro schemi rigidi che ci impediscono di contemplare la vita in tutta la sua complessità. Eppure già Eraclito di Efeso scriveva nei suoi frammenti che “ascoltando il logos (la ragione) è saggio convenire che tutto è uno”. Dagli oceani, alla superficie terrestre, dalla biologia alla fisica quantistica, alla medicina, più si conosce più si comprende che tutte le discipline sono collegate e, con loro, lo è anche nostra vita.

Il suolo, la nostra banca climatica

Il suolo è il luogo su cui si posa meno il nostro sguardo e le nostre attenzioni, eppure buona parte della vita sta nei primi 30 centimetri di terra sotto i nostri piedi. “Il suolo è un ecosistema invisibile fondamentale per il pianeta – spiega Paolo Pileri, Professore del Politecnico di Milano -, la regolazione climatica e la regolazione idrologica. Parliamo di una piccola pellicola inferiore all’1% della biosfera da cui dipende tutto. Teniamo conto che il suolo è letteralmente la nostra banca climatica: le piante catturano, attraverso la fotosintesi, il carbonio che trasformano in glucosio e iniettano nel suolo, in misura di almeno il 30% di quello che generano. Quel glucosio, ossia quella che prima era co2, da lì, per migliaia di anni non si muoverà più. La quantità di carbonio raccolta nei suoli è pari a 4 volte quella contenuta in tutta la vegetazione terrestre. Il suolo trattiene anche il 50% della pioggia, ma se noi urbanizziamo, la percentuale scende vertiginosamente al 10% e l’acqua che resta in superficie aumenta di pressione e apre la strada  agli alluvioni. Infine, per sterminare i popoli bisogna sterminare anche i suoli. I carri armati che compattano i suoli ne sono un esempio tangibile”.

Le giornate della consapevolezza

Per il nostro bene è necessario, dunque, recuperare una sapienza antica e proprio a difesa e recupero di questo arrivano “le giornate della consapevolezza” ideate e condotte da Cristina Del Tutto, Direttrice di Radio Parlamentare. Conferenze e incontri sono stati concepiti a misura di studenti e cittadini, per conoscere, tutelare e usare a vantaggio della propria salute, le connessioni invisibili. Nell’appuntamento romano dello scorso 10 maggio scienziati, tra cui il Prof. Antonello Provenzale (Direttore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del C.n.r.), La Prof.ssa Catalina Curceanu (Primo Ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), il Prof. Sandro Carniel (Climatologo, dirigente di ricerca del C.n.r.), il Prof. Carlo Ventura (Direttore del Laboratorio Nazionale di Biologia Molecolare dell’Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi) e il Prof. Paolo Pileri (Professore Ordinario di Pianificazione Territoriale e ambientale del Politecnico di Milano) hanno spiegato perché è urgente occuparci di questi aspetti. “Il nostro Pianeta Blu – afferma Cristina Del Tutto – è l’unico nello spazio visibile, in cui la vita, per come noi la conosciamo, è riuscita ad esplodere nelle sue innumerevoli manifestazioni. In questo sottilissimo strato di biosfera è racchiuso tutto il mondo possibile: l’universo e oltre. Se ci lasceremo stupire da cotanta meraviglia, comprenderemo che ognuno di noi è chiamato a decidere il destino della vita sulla terra. Questo è il ‘percorso consapevole’ che offriamo alle persone attraverso incontri in diverse città”. Dopo la pausa estiva, le giornate ripartiranno il 5 e 6 settembre da Borgofranco d’Ivrea.

 

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