Il 28 maggio 2025, la Namibia ha celebrato per la prima volta la Giornata della Memoria del Genocidio, istituita ufficialmente per onorare e commemorare le atroci uccisioni di massa perpetrate dal regime coloniale tedesco tra il 1904 e il 1908. Durante il periodo del dominio tedesco sull’attuale territorio della Namibia, decine di migliaia di membri delle comunità indigene Herero e Nama furono brutalmente sterminati in quello che oggi le Nazioni Unite riconoscono come il primo genocidio del XX secolo. La cerimonia principale di commemorazione si è svolta nei giardini del Parlamento di Windhoek, dove la presidente Netumbo Nandi-Ndaitwah ha acceso quattro candele bianche in memoria delle vittime innocenti. Nel suo discorso ufficiale ha sottolineato con forza l’importanza cruciale di questa giornata per promuovere la riconciliazione nazionale e ha riaffermato con determinazione l’impegno del governo a continuare i negoziati con la Germania al fine di ottenere riparazioni adeguate e giuste. Nel 2021, Berlino ha ufficialmente riconosciuto il genocidio e si è impegnata a finanziare progetti di sviluppo per un valore complessivo di 1,1 miliardi di euro. Tuttavia, le comunità Herero e Nama hanno fortemente criticato l’accordo, sostenendo che non preveda un vero e proprio risarcimento e che le popolazioni colpite non siano state sufficientemente coinvolte e consultate durante il processo negoziale. La commemorazione ha suscitato profonde emozioni tra i discendenti delle vittime, che chiedono con forza una maggiore attenzione alla loro storia nei programmi scolastici nazionali e una più equa redistribuzione delle terre che ancora oggi sono in possesso degli eredi dei coloni tedeschi. Questa giornata di memoria ha rappresentato un momento di profonda riflessione per tutta la Namibia, che continua a lottare con determinazione per il riconoscimento ufficiale e la giustizia storica nei confronti delle sue comunità più colpite.
