I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno recentemente annunciato la sospensione della raccomandazione per la vaccinazione di routine contro il Covid-19 destinata a bambini sani e donne in gravidanza negli Stati Uniti. Questa decisione, comunicata dal Dipartimento della Salute, rappresenta un cambiamento significativo e rilevante nella strategia vaccinale nazionale adottata finora. Secondo quanto dichiarato dal segretario alla Salute, Robert F. Kennedy Jr., la misura è stata presa con l’obiettivo di rivalutare attentamente i benefici e i potenziali rischi associati alla vaccinazione in questi specifici gruppi della popolazione. Fino a questo momento, il CDC aveva raccomandato il vaccino a tutti gli individui a partire dai sei mesi di età in su, senza distinzione alcuna rispetto allo storico vaccinale personale. Tuttavia, i dati più recenti e aggiornati indicano che soltanto il 14% delle donne in gravidanza e il 13% dei bambini ha effettivamente ricevuto l’ultima versione disponibile del vaccino, evidenziando una copertura vaccinale piuttosto bassa. Questa decisione ha scatenato reazioni contrastanti: da un lato, alcuni esperti esprimono preoccupazione per un possibile ulteriore calo nelle coperture vaccinali, mentre dall’altro, diversi addetti ai lavori la considerano un passo necessario e responsabile per adattare le politiche sanitarie alle evidenze scientifiche più recenti e attendibili. Nel frattempo, la Food and Drug Administration (FDA) ha annunciato l’avvio di nuovi studi clinici mirati a valutare l’efficacia e la sicurezza dei richiami vaccinali per la popolazione al di sotto dei 65 anni. Il governo statunitense sta lavorando allo sviluppo di un nuovo quadro regolatorio per l’approvazione dei vaccini, con l’intento di garantire una maggiore trasparenza e sicurezza nella somministrazione dei vaccini stessi.