Un turista italiano di 28 anni, giunto a New York il 6 maggio, è stato brutalmente sequestrato e sottoposto a torture per un periodo di due settimane all’interno di un appartamento di lusso situato nel quartiere di SoHo, nel tentativo disperato di estorcergli milioni di dollari. L’uomo, il cui nome è stato mantenuto riservato per motivi di sicurezza, è riuscito infine a fuggire dalla prigionia e a chiedere aiuto a un agente di polizia, evento che ha portato all’arresto del presunto responsabile, John Woeltz, un trader di criptovalute di 37 anni originario del Kentucky. Secondo le prime indagini condotte dalle autorità, Woeltz avrebbe attirato il turista negli Stati Uniti con la falsa promessa di risolvere una disputa finanziaria complessa. Tuttavia, una volta arrivato a destinazione, la vittima è stata privata del passaporto, legata con un filo elettrico e sottoposta a violente torture sia fisiche che psicologiche. Durante il blitz della polizia, nell’appartamento sono state trovate diverse fotografie Polaroid che ritraevano il giovane con una pistola puntata alla testa, oltre a numerosi strumenti di tortura e sostanze stupefacenti. L’incubo si è finalmente concluso il 23 maggio, quando il turista è riuscito a liberarsi dalle catene e a raggiungere un agente del traffico, il quale ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. Woeltz è stato arrestato mentre tentava di fuggire a piedi nudi, avvolto in un accappatoio. Con lui è stata fermata anche Beatrice Folchi, 24 anni, accusata di complicità nel sequestro e nelle torture. Questo caso ha profondamente scosso la comunità internazionale, sollevando numerosi interrogativi riguardo alla sicurezza dei turisti e ai rischi legati agli affari con le criptovalute. Le autorità stanno ora conducendo indagini approfondite per scoprire eventuali complici e per verificare se vi siano stati altri episodi simili collegati a questa vicenda.