Un grave incidente ha segnato la cerimonia di varo di una nuova nave da guerra nordcoreana, alla presenza del leader Kim Jong Un, che ha definito l’evento un “atto criminale causato da assoluta negligenza”. La cerimonia, concepita per celebrare il potenziamento della flotta militare nazionale, si è trasformata in un disastro quando il cacciatorpediniere da 5.000 tonnellate ha subito gravi danni strutturali durante il varo. Le prime indagini indicano che errori operativi e inesperienza nel comando hanno provocato il cedimento di alcune sezioni del fondo della nave, compromettendone l’equilibrio. La cerimonia, tenutasi nel porto di Chongjin, nel nord-est del paese, ha visto la partecipazione di alti funzionari militari e membri del governo, ma invece di un successo ha messo in luce significative carenze nella gestione del progetto, sollevando dubbi sulle capacità tecniche nordcoreane nel settore navale. Kim Jong Un ha subito ordinato un’indagine interna per identificare i responsabili, promettendo severe misure disciplinari contro chi ha contribuito al fallimento del varo. L’incidente potrebbe rallentare i piani di modernizzazione della marina nordcoreana, che mira a rafforzare la sua presenza nel Mar del Giappone e a sviluppare nuove tecnologie militari, potenzialmente con il supporto della Russia. Mentre il regime cerca di contenere l’imbarazzo, gli esperti internazionali seguono con attenzione l’evolversi della situazione, valutando le conseguenze di questo fallimento sulla strategia militare di Pyongyang. La perdita o il danneggiamento della nave potrebbe ostacolare i programmi di espansione navale e mettere sotto pressione il complesso militare-industriale del paese.