Il ministro dell’Agricoltura giapponese, Taku Eto, si è dimesso dopo una controversia nata da una sua dichiarazione sui prezzi record del riso nel paese. Durante un evento di raccolta fondi del Partito Liberale Democratico, Eto ha detto di non acquistare riso da tempo, poiché lo riceve gratuitamente dai suoi sostenitori. Questa frase, pronunciata in tono scherzoso, ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini, già provati dall’aumento del costo del cereale. Negli ultimi mesi, il prezzo del riso in Giappone è raddoppiato, aggravando il bilancio delle famiglie e aumentando la pressione sul governo. La crisi è stata causata da una combinazione di fattori, tra cui un’ondata di calore nel 2023 che ha compromesso il raccolto e un boom del turismo che ha aumentato la domanda di riso. Per contrastare la situazione, il governo ha deciso di rilasciare scorte di emergenza fino a luglio, nel tentativo di stabilizzare i prezzi. Le dimissioni di Eto rappresentano un duro colpo per il primo ministro Shigeru Ishiba, la cui popolarità è ai minimi storici in vista delle elezioni del Senato previste per luglio. L’opposizione ha sfruttato la gaffe per attaccare il governo, accusandolo di essere distaccato dalla realtà economica del paese. Secondo fonti interne, il successore di Eto potrebbe essere Shinjiro Koizumi, ex ministro dell’Ambiente e figlio dell’ex premier Junichiro Koizumi. La sua nomina potrebbe segnare un tentativo di rilanciare l’immagine del governo e riconquistare la fiducia dei cittadini. Mentre il Giappone affronta una delle peggiori crisi alimentari degli ultimi anni, il caso Eto dimostra quanto sia fondamentale la sensibilità politica in un momento di difficoltà economica.