Rinnovo di contratto per 400 mila lavoratori, dipendenti di 50 mila imprese artigianali. La firma è arrivata il 20 maggio e prevede tra l’altro un incremento complessivo di 178 euro a regime, da erogare in quattro tranche. A sottoscrivere l’intesa le Parti Sociali dell’artigianato con le sigle: Cna Costruzioni, ANAEPA Confartigianato, FIAE Casartigiani, CLAAI Edilizia, e della piccola e media impresa del settore costruzioni, insieme alle organizzazioni sindacali dei lavoratori FENEAL-UIL, FILCA-CISL e FILLEA-CGIL, che hanno sottoscritto il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i lavoratori dipendenti delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese dell’edilizia.
Formazione e legalità
“Un rinnovo importante”, sottolinea la Cna, “che pone le basi per un rilancio incentrato su qualità, formazione e legalità. Il CCNL si applica a oltre 50.000 imprese e più di 400.000 lavoratori su tutto il territorio nazionale, confermandosi tra i più rappresentativi del settore edile a livello nazionale, per ampiezza di platea e struttura bilaterale”.
Un incremento economico
Dal punto di vista economico, l’intesa prevede un incremento complessivo di 178 euro a regime, da erogare in quattro tranche. “Al contempo”, fa presente la Confederazione nazionale degli artigiani, “si rafforza in modo significativo la funzione identitaria del CCNL, introducendo strumenti che premiano le imprese virtuose che investono nella qualificazione del personale”.
Più tutele anche per le imprese
Particolarmente significativa e innovativa l’istituzione del Fondo “Artigianato Qualificazione e Sviluppo”, con il quale le Parti Sociali introducono una misura innovativa e concreta di sostegno all’impresa anche con finalità assistenziali. “Il Fondo”, illustra la Cna, “rappresenta un tassello inedito nel panorama della bilateralità, in grado di offrire strumenti di accompagnamento e tutela in un comparto dove l’imprenditore è spesso soggetto esposto e poco coperto da tutele dirette”.
Sistema di premialità
L’obiettivo è promuovere qualificazione, aggiornamento professionale e supporto attivo all’attività d’impresa.
“Il rinnovo contrattuale include anche un nuovo Protocollo sull’orario di lavoro”, spiega la Cna, “che rafforza la flessibilità, garantendo coerenza con l’organizzazione produttiva delle imprese e tutela dei lavoratori. Parallelamente, viene consolidato il sistema delle premialità per le imprese, legato a comportamenti virtuosi in materia di sicurezza, regolarità contributiva, partecipazione alla formazione e rispetto dei parametri contrattuali. Si tratta di una scelta che mira a qualificare il mercato, riconoscere le buone pratiche e incentivare modelli imprenditoriali responsabili”.
Progressione professionale
Il Catalogo Formativo Nazionale viene ufficializzato, evidenzia la Confederazione, “come strumento di riferimento per la progressione professionale e la definizione degli standard minimi di formazione, mentre viene strutturato un sistema di premialità, sia per le imprese che per i lavoratori, che valorizza concretamente la partecipazione attiva al modello contrattuale di settore”.
Ristabilire quadro stabile
Il rinnovo del contratto si muove, secondo le soglie che hanno sottoscritto il documento, “dentro una chiara visione politica. Le Parti Sociali confermano con forza l’urgenza di ristabilire un quadro stabile e strutturale di incentivazione per il mercato privato, a sostegno degli investimenti delle famiglie in materia di riqualificazione edilizia, efficientamento energetico e sicurezza sismica. Viene inoltre rilanciata la richiesta di un impegno istituzionale per il riconoscimento della legge di accesso alla professione quale prerequisito per operare nel settore, in coerenza con le finalità di legalità, trasparenza e qualità”.
Sistema di ingresso dei giovani
Con l’intesa inoltre, viene riaffermata l’importanza di una normativa che, osservano le Confederazioni, “rafforzi la presenza delle micro e piccole imprese nel mercato degli appalti pubblici, garantendo il rispetto della contrattazione collettiva sottoscritta dalle parti comparativamente più rappresentative. E viene rinnovato l’impegno per un sistema di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro con il pieno coinvolgimento degli enti bilaterali di settore”.
Badi solide e imprese responsabili
Il rinnovo del CCNL Edilizia Artigianato e PMI si conferma, conclude il documento di presentazione dell’accordo, “come uno strumento di regolazione e di sviluppo, al servizio di un’edilizia che vuole continuare a crescere su basi solide, con imprese responsabili, lavoratori formati e istituzioni capaci di riconoscere e sostenere chi produce valore per l’intero Paese.
Infine con la sottoscrizione di questo contratto le parti sociali riaffermano il ruolo centrale della bilateralità quale presidio di legalità, inclusione, formazione e sviluppo sostenibile del settore”.