lunedì, 19 Maggio, 2025
Società

Meloni apre il dialogo tra Bruxelles e Washington

Vertice a Palazzo Chigi con Vance e von der Leyen. Commercio, difesa e Ucraina al centro del confronto: “È l’inizio di un nuovo corso”

il Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America, Marco Rubio, il Vicepresidente degli Stati Uniti d’America, J.D. Vance, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Un incontro trilaterale, si può dire, organizzato sul momento, approfittando della domenica che ha certificato l’inizio del pontificato di Papa Leone XIV. Fatto sta che ieri a Palazzo Chigi il Premier Giorgia Meloni ha accolto il Vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance e la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, inaugurando in pratica un dialogo strategico sulle relazioni tra le due sponde dell’Atlantico. Al centro del colloquio: dazi, commercio, difesa e lo scenario geopolitico, con l’Ucraina ancora sullo sfondo come epicentro di tensione e sfida diplomatica. “Quando un mese fa sono stata ospite del Presidente Trump, proposi un incontro tra Unione europea e Stati Uniti”, ha ricordato il Primo Ministro aprendo il vertice. “Oggi sono orgogliosa di poter ospitare a Roma due tra i principali interlocutori, per iniziare un dialogo che vuole essere strutturato, concreto, e duraturo”. “Sappiamo che esistono divergenze da superare, ma anche che i nostri rapporti economici e politici sono vitali per l’equilibrio dell’Occidente”, ha aggiunto il Primo Ministro, ricordando di come “l’Italia abbia un ruolo di facilitazione nel rafforzamento dei ponti transatlantici”.

Relazioni economiche

Al centro dell’incontro, la questione spinosa dei dazi e della cooperazione commerciale. “Abbiamo la più grande relazione economica del mondo: 1.500 miliardi di dollari l’anno”, ha ricordato von der Leyen. “È quindi importante che ci sia un accordo positivo e ambizioso”. Un’Europa forte, ha proseguito, “significa anche una Nato più robusta. Investire sulla nostra difesa, sulla nostra economia e sulle nostre sinergie con Washington è un obiettivo condiviso”. Parole che hanno trovato l’immediata eco del Vicepresidente americano: “Ci sono punti su cui non siamo d’accordo, ma ci uniscono molti valori comuni”, ha detto Vance. “Giorgia è una buona amica e apprezziamo il suo impegno a costruire ponti. Oggi facciamo un passo nella giusta direzione”.

Il riferimento ai “ponti” non è solo retorico: l’idea di una nuova architettura di relazioni tra Ue e Usa (già evocata durante la recente visita di Meloni a Trump) prende corpo in questo primo faccia a faccia di respiro trilaterale, nel quale l’Italia si pone come mediatrice credibile.

Ucraina, difesa e sicurezza

Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen

Non poteva mancare, nel corso del summit, una riflessione sulla guerra in Ucraina. “Serve una pace giusta e duratura”, ha ribadito Ursula von der Leyen. La formula, fatta propria anche dal Papa durante la Messa d’inizio pontificato di Leone XIV, è stata subito appoggiata da Vance con un secco “Certo”, e accompagnata da parole di ringraziamento: “So quanto lei, Presidente Meloni, sia impegnata per porre fine a questa guerra. La prossima settimana sarà decisiva”. Sul tema della sicurezza, von der Leyen ha ribadito l’impegno della Commissione: “Stiamo liberando fino a 800 miliardi nei prossimi quattro anni per investimenti nella difesa comune. Un’Europa forte rafforza anche la Nato, e questo è un valore aggiunto per tutti”.

Roma capitale della diplomazia

il Vicepresidente degli Stati Uniti d’America, J.D. Vance.

L’incontro tra i tre, come anticipato, è avvenuto sùbito dopo la solenne Messa d’insediamento di Papa Prevost. Un contesto che ha fatto convergere a Roma decine di capi di Stato e di governo, trasformando per un fine settimana la capitale italiana nel crocevia della geopolitica mondiale. “Ringraziamo l’Italia per aver reso possibile un momento così simbolico come l’intronizzazione del nuovo Papa, a cui gli Stati Uniti guardano con orgoglio”, ha detto Vance. Per Meloni, l’appuntamento di ieri ha segnato un punto chiave del suo percorso di riconoscimento internazionale: “Sappiamo che per i negoziati commerciali la competenza è della Commissione, ma il ruolo dell’Italia può e deve essere quello di stimolare il confronto, facilitare l’intesa, non alzare barriere”.

Il Vicepresidente americano ha salutato l’incontro come “una giornata storica”: “Credo che gli Stati Uniti e l’Europa abbiano bisogno di questo dialogo franco, trasparente, diretto. Non dobbiamo pensare alle nostre relazioni solo come qualcosa da gestire, ma come qualcosa da rilanciare”.

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