Le elezioni parlamentari in Albania hanno segnato un nuovo successo per il primo ministro Edi Rama, che si prepara a iniziare il suo quarto mandato consecutivo. Stando agli exit poll, il Partito Socialista ha raccolto il 52% dei voti, ottenendo 79 seggi sui 140 disponibili nel Parlamento albanese. Questo risultato permette a Rama di governare senza dover ricorrere ad alleanze, consolidando ulteriormente la sua leadership. Il principale avversario, Sali Berisha, leader del Partito Democratico e dell’Alleanza per una Grande Albania, ha totalizzato il 37% delle preferenze, conquistando 54 seggi. Nonostante le previsioni di alcuni analisti, il contributo del voto della diaspora albanese, che per la prima volta ha partecipato alle elezioni, non ha modificato sostanzialmente gli equilibri politici. Durante la campagna elettorale, Rama ha posto l’accento sull’impegno di accelerare il percorso di adesione dell’Albania all’Unione Europea, puntando a completare i negoziati entro il 2027 e a ottenere l’ingresso ufficiale nel 2030. Questo obiettivo è stato al centro del dibattito politico, con il premier che ha ribadito l’importanza di rafforzare le istituzioni democratiche e migliorare l’economia per soddisfare i criteri richiesti da Bruxelles. L’affluenza alle urne si è attestata al 43,5%, una percentuale inferiore rispetto alle precedenti elezioni, ma comunque rilevante per un paese impegnato a consolidare la propria democrazia. Osservatori internazionali hanno monitorato attentamente il processo elettorale per garantirne trasparenza e regolarità. Con questa vittoria, Rama diventa il leader più longevo nella storia dell’Albania post-comunista, superando ogni precedente record di permanenza al potere. Il suo governo sarà ora chiamato ad affrontare sfide economiche e politiche cruciali, con l’obiettivo di mantenere la stabilità e portare il paese più vicino all’integrazione europea.