“Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!”. Con queste parole, il Cardinale protodiacono Dominique Mamberti si è affacciato dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro per annunciare al mondo l’elezione del nuovo Pontefice. Il 267° successore di Pietro è Robert Francis Prevost, cardinale statunitense, nato il 14 settembre 1955 a Chicago (Illinois). Con la scelta del nome Leone XIV, richiama una tradizione antica, l’ultimo Pontefice a portare questo nome fu Leone XIII, eletto nel 1878.
Agostiniano dell’Ordine di Sant’Agostino (O.S.A.), Papa Leone XIV ha percorso un lungo cammino di fede, studio e missione. Entrato nel noviziato nel 1977 nella Provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio a Saint Louis, ha emesso i voti solenni nel 1981. Dopo gli studi teologici a Chicago, è stato inviato a Roma dove ha conseguito la licenza e il dottorato in diritto canonico presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino.
Una vita al servizio della Chiesa
Ordinato sacerdote nel 1982, ha trascorso gran parte della sua vita pastorale in Perù, dove ha ricoperto numerosi incarichi: missionario, priore, formatore, vicario giudiziario, e insegnante di diritto canonico e patristica. Dal 1999 è stato prima priore provinciale a Chicago e poi due volte priore generale dell’Ordine Agostiniano. Nel 2014 Papa Francesco lo ha nominato amministratore apostolico di Chiclayo, elevandolo al rango episcopale. Vescovo dal 2015, è diventato una figura di riferimento nella Chiesa latinoamericana, anche grazie ai suoi successivi incarichi come Amministratore Apostolico del Callao, vicepresidente della Conferenza episcopale peruviana, e membro di vari Dicasteri vaticani.
Dal 30 gennaio 2023, Prevost ha ricoperto il delicato ruolo di Prefetto del Dicastero per i Vescovi, nonché Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina. Il 6 febbraio 2025 è stato promosso all’Ordine dei Vescovi con il titolo della Chiesa Suburbicaria di Albano. Il 30 settembre 2023 è stato creato Cardinale da Papa Francesco, ricevendo la diaconia di Santa Monica.
Nei suoi anni a Roma si è distinto per equilibrio, discernimento e competenza, caratteristiche che hanno convinto il Conclave a sceglierlo come guida della Chiesa universale in un momento storico particolarmente delicato.
Leone XIV: tra memoria e rinnovamento
La scelta del nome Leone non è casuale. Richiama Pontefici di grande rilevanza storica: da Leone I Magno, dottore della Chiesa e difensore dell’ortodossia, a Leone XIII, noto per l’enciclica Rerum Novarum, che aprì la Chiesa alla questione sociale e al mondo moderno.