lunedì, 5 Maggio, 2025
Esteri

Libano: prime elezioni locali dopo un decennio di crisi e conflitti

Per la prima volta in quasi dieci anni, i cittadini libanesi sono tornati alle urne per le elezioni locali, un evento cruciale per un Paese ancora segnato dalle ferite del conflitto e da una profonda crisi economica. Il voto, organizzato su base regionale, ha interessato i distretti del Monte Libano, comprese le periferie meridionali di Beirut, tra le aree più colpite dall’ultimo scontro tra Israele e Hezbollah. Sebbene meno influenti rispetto alle elezioni legislative previste per il 2026, queste consultazioni rappresentano un importante banco di prova politico. I risultati potrebbero influire sul consenso verso i principali partiti e leader, specialmente nel sud, tradizionale roccaforte di Hezbollah e del movimento Amal. La ricostruzione delle aree devastate dai bombardamenti resta una priorità per molti elettori, che sperano in un rilancio economico e sociale. Il governo libanese, gravemente indebitato, sta cercando di attrarre fondi internazionali per la ricostruzione. Secondo la Banca Mondiale, sarebbero necessari oltre 11 miliardi di dollari per ripristinare le infrastrutture e rilanciare l’economia. Tuttavia, la crisi politica e la corruzione continuano a rappresentare ostacoli significativi ai progressi. Le elezioni comunali, rinviate tre volte negli ultimi anni a causa di problemi di bilancio, rappresentano ora una speranza per i cittadini, che confidano nei nuovi consigli comunali per affrontare le sfide più urgenti, come la ricostruzione delle abitazioni e la ripresa delle economie locali. L’esito del voto potrebbe offrire spunti significativi sul futuro politico del Libano e sulla capacità del Paese di superare le attuali difficoltà. Nonostante il cammino verso la stabilità si presenti lungo e complesso, il ritorno alle urne rappresenta un segnale di speranza per una nazione che cerca di ricostruire il proprio futuro.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Regno Unito: indagini su possibili complotti iraniani sponsorizzati da Teheran

Paolo Fruncillo

Trump annuncia la riapertura di Alcatraz: un ritorno alla massima sicurezza

Stefano Ghionni

I cardinali pronti al Conclave. Tra i nomi più indicati gli italiani Parolin e Zuppi. Arborelius: forse è il momento di un Papa africano o asiatico

Giuseppe Lavitola

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.