La Cina ha compiuto un altro passo avanti nelle sue ambizioni spaziali, inviando tre taikonauti verso la stazione spaziale Tiangong. Si tratta di una missione fondamentale per i futuri obiettivi lunari e marziani del Paese. La navicella Shenzhou 20, lanciata alle 17.17 ora locale dal centro spaziale di Jiuquan nel deserto del Gobi, impiegherà 6,5 ore per raggiungere la Tiangong. L’equipaggio precedente, dopo 175 giorni nello spazio, tornerà sulla Terra il 29 aprile, al termine del breve periodo di sovrapposizione. Conosciuta come “Palazzo Celeste”, la Tiangong simboleggia l’eccellenza tecnologica cinese. Progettata e costruita interamente in Cina, rappresenta una risposta all’esclusione del Paese dalla Stazione Spaziale Internazionale per motivi di sicurezza nazionale USA. Tuttavia, il programma cinese, gestito dall’Esercito Popolare di Liberazione, ha sollevato preoccupazioni internazionali, soprattutto per i bracci meccanici che potrebbero interferire con satelliti in situazioni di crisi. Dal 2003, quando divenne il terzo Paese a inviare un uomo nello spazio, la Cina ha raggiunto importanti traguardi, come il successo di un rover su Marte e un altro sul lato nascosto della Luna. Pechino mira a inviare un taikonauta sulla Luna entro il 2030. La missione Shenzhou 20 è guidata da Chen Dong, al suo terzo volo spaziale, accompagnato da Chen Zhongrui e Wang Jie, entrambi alla prima esperienza. L’equipaggio tutto maschile condurrà esperimenti scientifici, test tecnologici e operazioni extraveicolari per manutenzione e installazione di strumenti. Completata nell’ottobre 2022, la stazione Tiangong può ospitare sei persone, supportando missioni sempre più ambiziose. Il taikonauta è il termine usato per riferirsi ad un astronauta cinese.
