“Il mondo sta affrontando un allarmante aumento di guerre e acute tensioni geopolitiche. Condizioni di sicurezza persistentemente deboli, scontri improvvisi in Paesi fragili e battute d’arresto nel commercio internazionale stanno minando decenni di progressi e i nostri sforzi per ridurre la povertà estrema”. Con queste parole Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia, ha aperto ieri il suo intervento alla 111ª riunione del Development Committee della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale, tenutasi a Washington. Parlando a nome della circoscrizione che rappresenta Albania, Grecia, Italia, Malta, Portogallo, San Marino e Timor Est, Panetta ha lanciato un messaggio forte e diretto: le istituzioni finanziarie internazionali devono essere più rapide, efficaci e coordinate nell’azione, per affrontare un presente complesso e costruire un futuro di stabilità e inclusione.
“In un mondo in cui la governance economica basata su regole è messa alla prova”, ha proseguito, “istituzioni come il Gruppo della banca mondiale e il Fmi sono ancor più centrali. Per 80 anni hanno promosso stabilità e sviluppo: oggi, più che mai, meritano il nostro sostegno, ma devono rinnovarsi per rispondere alle sfide attuali”. Il governatore ha quindi ribadito l’urgenza di una collaborazione sistemica, basata su efficienza, impatto e valorizzazione dei vantaggi comparativi: “Non possiamo permetterci compiacenza. Serve una visione strategica condivisa, selettiva e orientata all’efficacia.
Gli strumenti del cambiamento
Uno dei temi centrali dell’intervento è stato il lavoro, e il ruolo chiave che istruzione e formazione svolgono nel promuovere crescita economica e coesione sociale. “Il nuovo approccio della Banca Mondiale alla creazione di occupazione deve partire dall’investimento nelle competenze delle persone. Dobbiamo migliorare l’efficienza dei sistemi di protezione sociale e garantire benefici equilibrati nella trasformazione guidata dall’intelligenza artificiale. Ma per creare lavoro servono anche imprese solide. Il Governatore ha insistito sulla necessità di potenziare il settore privato, rimuovendo gli ostacoli allo sviluppo economico. Tra questi: l’inefficienza istituzionale, la scarsa qualità regolatoria e l’inadeguatezza delle infrastrutture di mercato. Un esempio virtuoso è il sistema di pagamenti rapidi sviluppato dalla Banca d’Italia nei Balcani occidentali, che rispetta gli standard europei e favorisce l’integrazione economica con l’area euro.
Africa al centro
Panetta ha poi dedicato una parte significativa del suo intervento alla cooperazione con l’Africa, citando il Piano Mattei, promosso dal governo italiano. “Attraverso investimenti concreti nei settori di istruzione, agricoltura, sanità, energia e accesso all’acqua”, ha spiegato, “vogliamo promuovere uno sviluppo sostenibile e una relazione basata su interessi comuni e benefici reciproci. Il Piano prevede cofinanziamenti italiani a progetti infrastrutturali strategici, come il corridoio di Lobito, e all’iniziativa Mission 300, promossa dalla Banca Africana di Sviluppo in collaborazione con la Banca Mondiale, con l’obiettivo di garantire accesso all’energia a 300 milioni di africani entro il 2030.
In questo contesto, Panetta ha evidenziato l’importanza della partnership tra Wbg e Commissione europea, attraverso lo strumento del Global Gateway, per mobilitare risorse e realizzare progetti ad alto impatto, evitando duplicazioni e sovrapposizioni.
Sviluppo industriale sostenibile
Un altro pilastro della strategia condivisa dal Governatore è il rafforzamento delle catene di approvvigionamento globali e regionali, con l’obiettivo di favorire la trasformazione industriale dei Paesi in via di sviluppo. In questo ambito, Panetta ha lodato la partnership RISE (Resilient and Inclusive Supply Chain Enhancement), che punta a costruire capacità produttiva e valore aggiunto nei Paesi ricchi di risorse, contribuendo alla transizione energetica e alla riduzione della dipendenza strategica.
Non è mancato un passaggio sulla crisi in Ucraina. “Il conflitto ha causato danni enormi. Il lavoro della Banca Mondiale, in particolare attraverso la quarta valutazione Rdna4, è fondamentale per orientare gli aiuti e garantire una risposta coordinata alla ricostruzione”.
Panetta ha anche rilanciato l’urgenza di una nuova strategia globale sulla fragilità, i conflitti e la violenza, che preveda approcci mirati alla creazione di lavoro, anche per rifugiati e comunità ospitanti. “Dobbiamo evitare che intere aree del mondo restino indietro, penalizzate da cicli di instabilità e abbandono.”
“Serve qualità nei progetti”
In chiusura, il Governatore ha posto l’accento sulla qualità dell’intervento pubblico e multilaterale. “Dobbiamo migliorare la valutazione d’impatto delle operazioni del Gruppo banca mondiale. Servono dati migliori, analisi più puntuali e un impegno continuo per progetti di qualità e con effetti duraturi”.