Inutile girarci attorno. Quella di domani, per Roma, sarà una giornata che entrerà nella storia. Già, perché San Pietro accoglierà le esequie di Papa Francesco, alla presenza di oltre 200.000 fedeli e di una straordinaria rappresentanza della comunità internazionale: sono attese più di 170 delegazioni ufficiali da tutto il mondo. La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sarà tra i leader presenti. “L’obiettivo principale della sua presenza sono i funerali di Bergoglio, ma non possiamo escludere che vi siano brevi incontri bilaterali” le parole della Portavoce Paula Pinho. Voci insistenti parlano di un possibile colloquio con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha confermato la sua partecipazione insieme alla First Lady Melania.
Trump ha dichiarato di avere “molti incontri programmati” a margine della cerimonia. Elusiva la sua risposta su un eventuale incontro con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, anche lui atteso con la moglie Olena. Il Tycoon ha sorpreso molti affermando di aver raggiunto un “accordo con la Russia” sulla guerra in Ucraina, sottolineando la necessità di risparmiare vite umane e risorse economiche.
Una presenza globale
La lista dei partecipanti comprende Capi di Stato, primi ministri, reali e rappresentanti di organizzazioni internazionali. Oltre a Trump e von der Leyen, saranno presenti numerosi leader globali: Emmanuel Macron, Felipe VI di Spagna, il Principe William, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, il Presidente argentino Javier Milei, quello brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, il Segretario generale dell’Onu António Guterres, il Presidente della Polonia Andrzej Duda, il Presidente irlandese Michael Higgins, e molti altri. La Russia sarà rappresentata dalla Ministra della Cultura Olga Lyubimova, in assenza di Vladimir Putin. Anche molti reali europei saranno presenti: i Sovrani del Belgio, il Re di Svezia, il Principe Alberto di Monaco. Da Israele arriverà l’Ambasciatore presso la Santa Sede, mentre dalla Cina non è stata confermata alcuna presenza ufficiale. Dall’America Latina, oltre all’Argentina e al Brasile, parteciperanno il Presidente venezuelano Maduro e quello delle Filippine Ferdinand Marcos.
Le misure di sicurezza predisposte sono eccezionali. L’intera area di piazza San Pietro sarà sottoposta a bonifiche e controlli intensificati. Tiratori scelti saranno posizionati sui tetti, droni forniranno immagini in 3D dall’alto, saranno impiegati sistemi anti-drone per neutralizzare eventuali velivoli non autorizzati. Agenti in borghese, artificieri, unità cinofile e Nbcr dei Vigili del Fuoco saranno dislocati lungo il percorso del corteo funebre, che da San Pietro porterà il feretro alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Il Questore di Roma ha confermato l’impegno di migliaia di uomini tra polizia, carabinieri, guardia di finanza, esercito e volontari. Le delegazioni saranno scortate sin dall’arrivo in aeroporto, e Villa Taverna, residenza dell’ambasciatore Usa, sarà sotto stretta sorveglianza per tutta la durata della permanenza di Donald Trump a Roma.
Sicurezza
La Questura ha messo a punto un dispositivo di prevenzione per evitare interferenze e garantire che l’evento funebre si svolga in un clima di raccoglimento e sicurezza. La Regione Lazio ha predisposto un piano sanitario straordinario. Oltre 6 postazioni mediche avanzate, 7 ambulanze medicalizzate, 11 infermieristiche, 80 squadre di soccorso a piedi e un’unità di decontaminazione saranno operative dalle prime ore del mattino. Il numero europeo 116117 sarà attivo anche per i pellegrini stranieri grazie al servizio di interpretariato telefonico. Ama ha attivato 400 operatori e 150 mezzi per garantire la pulizia delle strade, con presidi permanenti nei pressi di San Pietro, piazza Risorgimento, piazza Pia, via della Conciliazione e nelle aree limitrofe. I cassonetti sono stati potenziati e gli orari di raccolta riorganizzati per far fronte all’elevata affluenza.
Cotral ha disposto corse straordinarie per collegare la Capitale con i capoluoghi del Lazio e le principali località dei Castelli Romani. Sono stati previsti anche bus sostitutivi sulle tratte ferroviarie più affollate e un incremento dei posti disponibili sulle linee suburbane.
Anas infine ha rafforzato il presidio del personale sulle principali arterie stradali: GRA, A91 Roma-Fiumicino, Appia, Aurelia, Cassia, Flaminia e Salaria. Rimosso l’80% dei cantieri in corso e attivata la centrale operativa per il monitoraggio in tempo reale. Aumentate del 36% le richieste al numero verde per le informazioni su viabilità e traffico.