giovedì, 24 Aprile, 2025
Attualità

Boom del florovivaismo Made in Italy: settore da record con 3,3 miliardi di euro di valore

Il florovivaismo italiano raggiunge un traguardo storico: il valore del settore ha toccato il massimo di sempre, attestandosi a 3,3 miliardi di euro. A rivelarlo è un’analisi Coldiretti su dati Divulga, diffusa in occasione dell’apertura di Euroflora, la più importante fiera internazionale dedicata a piante e fiori, in corso a Genova. Un risultato che premia il lavoro delle oltre 19.000 imprese florovivaistiche italiane, impegnate su 30.000 ettari di superficie coltivata, a dimostrazione della vitalità di un comparto che unisce tradizione, innovazione e un impatto ambientale e sociale sempre più riconosciuto.
L’edizione 2025 di Euroflora assume un significato ancora più profondo, coincidente con il decennale dell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco. Un documento che ha anticipato molte delle più recenti ricerche sull’importanza del verde per la salute del pianeta e dell’uomo. “La perdita di foreste implica la scomparsa di specie che potrebbero essere fondamentali per l’alimentazione e la cura di malattie”, si legge nel testo papale, oggi più attuale che mai.

Salute pubblica

Un messaggio ripreso anche nell’incontro ‘Dal bosco alla città. Il verde che cura’, che ha visto la partecipazione del Presidente Coldiretti Ettore Prandini, del Governatore della Liguria Marco Bucci, e di esperti come Francesco Meneguzzo e Rita Baraldi del Cnr, oltre a rappresentanti di imprese e organizzazioni internazionali. Le piante non solo abbelliscono città e paesaggi, ma svolgono funzioni cruciali per l’ecosistema: assorbono anidride carbonica, immagazzinano carbonio nei prodotti in legno, prevengono l’erosione del suolo, e proteggono dalle calamità naturali.
Ma è soprattutto il valore terapeutico del verde urbano e forestale a emergere con forza. Secondo uno studio Coldiretti-Cnr, l’introduzione di piante come Sansevieria, Chamadorea, Yucca, Ficus e Schefflera all’interno delle scuole ha ridotto del 20% le concentrazioni di CO₂ e del 15% le polveri sottili Pm2,5, con effetti positivi su salute e benessere mentale.

Un patrimonio da difendere

La diffusione di ‘bagni di foresta’ e terapie basate sul contatto con la natura, ormai riconosciute anche dalla comunità scientifica, dimostrano come il florovivaismo non sia solo economia, ma anche cura e prevenzione. “Il florovivaismo è un asset strategico non solo per l’agricoltura ma per la qualità della vita – ha dichiarato Prandini –. Per questo è fondamentale affermare il principio di reciprocità delle regole nei mercati internazionali, per evitare che le produzioni italiane, fondate su sostenibilità e qualità, vengano penalizzate”.

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