Secondo fonti informate, il Segretario alla Difesa USA, Pete Hegseth, avrebbe condiviso informazioni sugli attacchi aerei in Yemen tramite un gruppo privato su Signal. Tra i membri figuravano sua moglie, suo fratello e il suo avvocato personale. I messaggi del 15 marzo includevano dettagli sugli orari di volo degli F/A-18 Hornet verso obiettivi Houthi. Lo stesso giorno, Hegseth avrebbe inviato informazioni simili in un’altra chat su Signal, che includeva accidentalmente il caporedattore di ‘The Atlantic’, Jeffrey Goldberg. Tra i destinatari figurava Jennifer Hegseth, moglie del Segretario ed ex produttrice di Fox News, priva di ruoli ufficiali al Dipartimento della Difesa. Jennifer era stata criticata in passato per aver partecipato a viaggi ufficiali e incontri con leader stranieri. Nella chat erano inclusi anche Phil Hegseth, fratello del Segretario, e Tim Parlatore, suo avvocato personale, entrambi con incarichi al Pentagono. In conferenza stampa, Hegseth ha dichiarato di aver discusso la questione con Trump, accusando i media di usare “fonti anonime di ex dipendenti scontenti”. Sean Parnell, portavoce del Dipartimento della Difesa, ha negato che informazioni riservate siano state condivise, affermando che “l’Ufficio del Segretario alla Difesa sta attuando con forza il programma di Trump”. La vicenda ha scatenato reazioni politiche: l’account ufficiale @TheDemocrats su X ha chiesto le dimissioni di Hegseth. In risposta, il Segretario ha criticato l’agenda democratica, definendola concentrata su “immigrati clandestini, trans e DEI”, temi che ritiene non prioritari per il Dipartimento della Difesa. Signal, piattaforma di messaggistica crittografata, offre sicurezza elevata ma non è esente da vulnerabilità.
