martedì, 22 Aprile, 2025
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I funerali del Pontefice, si propende per sabato. Bergoglio sarà tumulato a Santa Maria Maggiore

Aperto il periodo di Sede Vacante, il conclave entro il 10 maggio

La macchina della Chiesa cattolica, come è giusto che sia, si è rimessa sùbito in moto: dopo la morte di Papa Francesco si è aperto ufficialmente il periodo di Sede Vacante, durante il quale il governo ordinario della Chiesa è affidato a due figure centrali: il Camerlengo, Cardinale Kevin Farrell, e il Decano del Collegio Cardinalizio, il Cardinale italiano Giovanni Battista Re.

Intanto alle 11 di oggi si riunirà il Consiglio dei Ministri, convocato per definire gli aspetti organizzativi dei funerali di Bergoglio, che si terranno, con ogni probabilità, nel fine settimana (il giorno più accreditato è quello di sabato, ma oggi si avrà l’ufficialità). Parallelamente, nella mattinata di oggi si svolgerà anche la prima Congregazione generale dei cardinali, il primo passo ufficiale verso la convocazione del Conclave, che si dovrà tenere entro il 10 maggio.

La traslazione della salma di Francesco nella Basilica di San Pietro è prevista per domani, quando i fedeli potranno iniziare a rendere omaggio al Pontefice defunto. Secondo le disposizioni volute da Francesco stesso, la sepoltura non avverrà in Vaticano, ma nella Basilica di Santa Maria Maggiore, un luogo a lui particolarmente caro (e come lasciato scritto anche nel testamento datato 29 giugno 2022). In seguito ai funerali avranno inizio i ‘novendiali’, le celebrazioni liturgiche in suffragio dell’anima del Papa che dureranno nove giorni consecutivi, come previsto dalla tradizione cattolica.

I funerali

I funerali si terranno in Piazza San Pietro (come anticipato probabilmente sabato), presieduti dal Decano del Collegio Cardinalizio. Parteciperanno cardinali, vescovi, delegazioni di Stati e rappresentanti di altre religioni. Tutto sarà normato secondo l’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, modificato da Francesco stesso per rendere più sobrie le esequie.

Il Giubileo continua

Nonostante il clima di lutto, le celebrazioni del Giubileo 2025 proseguiranno regolarmente, in linea con la volontà espressa da Francesco. Ma alcune cerimonie sono rimandate o sospese: tra queste, la canonizzazione del Beato Carlo Acutis, inizialmente prevista per domenica 27 aprile, sarà rinviata a data da destinarsi. Confermata, invece, la Messa per il Giubileo degli Adolescenti, sempre in programma per domenica.

Verso il Conclave

La costituzione apostolica ‘Universi Dominici Gregis’, promulgata da Giovanni Paolo II nel 1996, stabilisce che il Conclave debba iniziare tra i 15 e i 20 giorni dalla morte del Pontefice. Ma, grazie a una modifica introdotta da Benedetto XVI, qualora tutti i cardinali elettori si trovino già a Roma, è possibile anticipare la data. In questo caso, il Conclave potrebbe quindi cominciare entro il 10 maggio. Saranno 135 i cardinali con meno di 80 anni aventi diritto di voto, di cui 109 sono stati creati dallo stesso Papa Francesco. Un elemento significativo che potrebbe influenzare la scelta del successore, orientandola nella continuità del magistero di Bergoglio.

Durante la Sede Vacante, la gestione della Chiesa è affidata a due assemblee: la Congregazione Generale, che riunisce tutti i cardinali presenti a Roma (compresi quelli con più di 80 anni), e la Congregazione Particolare, composta dal Camerlengo e da tre cardinali eletti a sorte ogni tre giorni. La Congregazione Generale ha il compito di stabilire le modalità dell’esposizione del corpo del Papa e dei funerali, oltre che di preparare le condizioni per ‘’inizio del Conclave. Le norme prevedono che la salma sia esposta in una bara semplice, senza simboli come pastorale o croce papale, a sottolineare la natura umana del passaggio terreno.

I segreti del Conclave

Durante il Conclave, i cardinali saranno isolati nella Domus Sanctae Marthae (dove viveva Bergoglio), residenza vaticana in cui dovranno restare chiusi senza alcun contatto con l’esterno. Tutti i dispositivi elettronici saranno vietati. La Cappella Sistina sarà il cuore pulsante del voto: sotto gli affreschi di Michelangelo si terranno fino a quattro scrutini al giorno (due al mattino e due al pomeriggio) finché un candidato non avrà raggiunto la maggioranza qualificata dei due terzi. Dopo ogni scrutinio, le schede saranno bruciate: una fumata nera indicherà l’assenza di una decisione, mentre la fumata bianca annuncerà al mondo l’elezione del nuovo Papa.

Habemus Papam

Quando uno dei cardinali avrà ottenuto la maggioranza, il Decano si avvicinerà per chiedere: ‘Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?’ Dopo il ‘sì’, il nuovo Papa sceglierà il suo nome e si vestirà con le vesti bianche. Il cardinale Protodiacono salirà sulla loggia centrale della Basilica di San Pietro per pronunciare la storica formula: ‘Habemus Papam’.

Pochi istanti dopo, il nuovo Pontefice si affaccerà per la benedizione Urbi et Orbi, il primo gesto pubblico di un cammino che, ancora una volta, porterà la Chiesa verso il futuro.

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