martedì, 22 Aprile, 2025
Attualità

È morto Francesco, il Papa del popolo che ha cambiato la Chiesa

Il Pontefice si è spento a 88 anni per un ictus. Dodici anni di pontificato tra misericordia, riforme e viaggi nelle periferie del mondo. Lutto globale, i ‘grandi’ del mondo lo ricordano. Mattarella: “Avverto un senso di vuoto”

Chiaro è che le condizioni di salute del Papa non erano delle migliori già oramai da un paio di mesi, dal ricovero al Gemelli di Roma dello scorso 14 febbraio per una polmonite bilaterale (è stato dimesso dopo 38 giorni). Ma quella di ieri può comunque essere considerata come una morte improvvisa, se si pensa che neanche 24 ore prima aveva presieduto alla benedizione ‘Urbi et Orbi’ a Pasqua davanti ai fedeli festanti. Fatto sta che la giornata di lunedì 21 aprile sarà per sempre ricordata come quella che ha posto la fine a Jorge Mario Bergoglio, il 266esimo papa della Chiesa cattolica e Vescovo di Roma, ottavo sovrano dello Stato della Città del Vaticano, primate d’Italia, oltre agli altri titoli propri del Romano Pontefice. E per la cronaca, è stato il secondo Pontefice più longevo della storia.

Papa Francesco, eletto il 13 marzo 2013 dopo la storica rinuncia di Benedetto XVI, ha guidato per dodici anni la Chiesa cattolica, imprimendole una svolta epocale: più sobria, più aperta, più vicina agli ultimi. In dodici anni di pontificato, Francesco ha lottato contro gli abusi nella Chiesa, ha avviato una profonda riforma della Curia, ha imposto rigore nelle finanze vaticane, e ha portato avanti con forza il messaggio evangelico della misericordia, spesso scontrandosi con resistenze interne. È stato un Papa della concretezza, delle parole semplici, dei gesti forti.

La morte

Francesco si è addormentato ieri mattina a 88 anni a causa di un ictus sopravvenuto nell’ambito di un grave problema cardiocircolatorio e quindi non per problemi pregressi legati a problemi respiratori. La notizia della sua scomparsa è stata annunciata ufficialmente dal Cardinale Kevin Farrell alle 9.47: “Alle 7.35 il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre”. Di certo la sua morte segna la fine di un pontificato che ha profondamente trasformato la Chiesa Cattolica, riportandola al cuore del Vangelo: la misericordia, la pace, la fratellanza e l’amore per gli ultimi. Sempre ieri, alle 19.30, si è tenuto il Rosario in piazza San Pietro mentre a seguire, alle 20, si è svolto il rito della constatazione della morte e la deposizione della salma nella bara. Da domani, il corpo del Santo Padre sarà esposto nella Basilica di San Pietro per l’omaggio dei fedeli (intanto è stato confermato che le celebrazioni del Giubileo 2025 proseguiranno, sebbene siano state sospese tutte le canonizzazioni imminenti, inclusa quella di Carlo Acutis prevista per il 27 aprile e di Pier Giorgio Frassati il 3 agosto).

Bergoglio, primo Papa sudamericano (era nato a Buenos Aires il17 dicembre 1936), scelse il nome Francesco per ispirarsi al poverello di Assisi, l’uomo della pace e della semplicità. La sua elezione nel 2013 segnò un cambio epocale per la Chiesa: il primo gesuita a diventare Pontefice, il primo straniero dopo secoli. Il Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza episcopale italiana, ha dichiarato: “È un momento doloroso e di grande sofferenza per tutta la Chiesa. Affidiamo all’abbraccio del Signore il nostro amato Papa Francesco, nella certezza, come lui stesso ci ha insegnato, che ‘’tutto si rivela nella misericordia; tutto si risolve nell’amore misericordioso del Padre’”.

Il dolore delle istituzioni italiane

Inutile dire che l’intera giornata di ieri è stata contrassegnata da messaggi istituzionali arrivati uno dopo l’altro. Aveva di certo un rapporto privilegiato con il Santo Padre il Capo dello Stato Sergio Mattarella che ha espresso il suo cordoglio in un videomessaggio: “Avverto un senso di vuoto, la privazione di un punto di riferimento. Gesuita, figlio della spiritualità di Sant’Ignazio, si è richiamato a San Francesco, unendo carismi e carità. Come non ricordare Laudato si’ o Fratelli tutti, la sua attenzione ai poveri e ai migranti, o la sua preghiera da solo in Piazza San Pietro durante la pandemia”. Il Primo Ministro Giorgia Meloni, visibilmente commosso in un collegamento con il TG1, ha detto che “era il Papa della gente, degli ultimi. Ho avuto il privilegio di un rapporto personale assiduo e forte con lui. Era un uomo con cui potevi parlare di tutto. A me mancherà molto”. Il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha definito Francesco “guida spirituale di immenso carisma”, mentre il Presidente della Camera Lorenzo Fontana ha parlato di “vuoto immenso” lasciato dalla sua scomparsa.

Antonio Tajani, Ministro degli Esteri, ha ricordato l’intervento di Francesco al Parlamento europeo di Strasburgo, sottolineando la sua insistenza sull’anima dell’Europa. Il Vicepremier Matteo Salvini ha ribadito l’importanza del suo costante richiamo alla pace e al disarmo.

Maurizio Lupi di Noi Moderati ha condiviso un ricordo toccante del Papa insieme a marinai della Guardia Costiera, e ha accostato le sue parole a quelle di Benedetto XVI, evidenziando la loro comune visione cristocentrica. La Segretaria del Partito democratico Elly Schlein lo ha ricordato come il “Papa degli ultimi e della giustizia sociale”. Giuseppe Conte, leader del M5S, ha richiamato la forza del messaggio pacifista espresso nell’ultima benedizione Urbi et Orbi. Carlo Calenda, leader di Azione, ha definito Francesco “un esempio per tutti”, mentre il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha promesso impegno per un sistema penitenziario più umano, in onore del Papa.

Il dolore del mondo

Vladimir Putin ha espresso le sue condoglianze parlando di Papa Francesco come “difensore della giustizia e della dignità umana”, ricordando con stima i loro incontri personali e il lavoro per il dialogo con la Chiesa ortodossa russa. Volodymyr Zelensky ha ringraziato il Papa per aver pregato per l’Ucraina: “Sapeva dare speranza e promuovere l’unità”, ha detto.

Recep Tayyip Erdogan, Presidente turco, ha ricordato il Pontefice come figura centrale nel dialogo interreligioso e vicino alle tragedie umanitarie, in particolare alla causa palestinese.

Il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad At-Tayyeb, ha pianto “il fratello in umanità”, ricordando il documento sulla Fratellanza Umana e la lotta contro l’islamofobia.

Donald Trump, che potrebbe partecipare ai funerali (oggi si saprà la data ufficiale, ma si terranno tra venerdì e domenica) ha scritto su Truth: “Riposi in pace. Dio benedica lui e chi lo ha amato”, mentre il Vicepresidente USA J.D. Vance, che lo aveva incontrato appena domenica, ha ricordato l’omelia commovente nei primi giorni della pandemia.

La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha affermato che l’eredità del Papa continuerà a guidare il mondo verso compassione e giustizia mentre il Presidente francese Emmanuel Macron lo ha definito un “uomo di grande umiltà”. Il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha invitato il mondo a seguire l’esempio di unità e comprensione reciproca che Francesco ha incarnato. Anche il Dalai Lama ha espresso tristezza: “Viveva con semplicità e significato. Il miglior omaggio è servire gli altri come faceva lui”.

Anche l’Ufficio del Presidente della Repubblica Argentina ha espresso profondo dolore per la morte di Papa Francesco. Nel comunicato si è sottolineata la vicinanza del Presidente Javier Milei (che parteciperà ai funerali) a tutti i cattolici del Paese e del mondo che hanno visto nel Santo Padre una guida spirituale. Il Presidente ha evidenziato l’impegno instancabile del Papa nella difesa della vita fin dal concepimento, nel dialogo interreligioso, nella formazione spirituale dei giovani e nell’introduzione di austerità e trasparenza nella Santa Sede. Per la cronaca, in Argentina sono stati proclamati sette giorni di lutto nazionale.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

I funerali del Pontefice, si propende per sabato. Bergoglio sarà tumulato a Santa Maria Maggiore

Anna Garofalo

Il Laudato Si’ per noi una fonte di ispirazione e coinvolgimento

Maurizio Piccinino

Il lutto de la Discussione per un Pontefice che ha servito gli ultimi, la pace e la difesa del creato

Giampiero Catone

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.