L’attività dello spettacolo nel 2018 ha sostanzialmente tenuto rispetto all’anno precedente con una leggera flessione dello 0,28% mentre sono in crescita i valori economici della spesa al botteghino, +2,91% e della spesa del pubblico +3,73%.
Questi sono alcuni dei dati contenuti nell’annuario dello spettacolo presentato ieri a Roma dal presidente della Siae, Giulio Rapetti, in arte Mogol, dal vicepresidente, Salvatore Nastasi, e dal direttore generale Gaetano Blandini.
La rilevazione dell’Annuario ha preso in considerazione il periodo gennaio 2018 – febbraio 2019 e la novità di quest’anno è l’introduzione di una analisi sulla quantità e distribuzione geografica degli organizzatori di spettacoli, che nel 2018 risultano essere oltre 82mila.
Il dato peggiore per il 2018 arriva dal mondo del cinema che per il secondo anno consecutivo fa segnare il segno meno davanti a tutti gli indicatori, infatti, si sono persi 7,9 milioni di ingressi, rispetto al 2017 mentre la spesa al botteghino è diminuita del 6,44% e quella del pubblico del 6,89%.
Dall’analisi dei dati il Nord si conferma motore trainante del Paese con una crescita sia della spesa al botteghino che della spesa del pubblico, crescita che si registra, anche se in maniera più contenuta anche al Centro, mentre al Sud e sulle isole gli indicatori sono tutti negativi.
Milano è la protagonista in tutti i settori mentre Roma, nonostante abbia un numero di eventi rispetto al capoluogo lombardo è inferiore per numero di ingressi, spesa al botteghino, oltre 60 milioni di euro in meno, e spesa del pubblico, con una differenza di quasi 300 milioni di euro. (Italpress)