domenica, 13 Aprile, 2025
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Pasqua 2025: oltre 11 milioni di italiani in viaggio. Turismo in ripresa, ma preoccupa l’inflazione

Con l’arrivo della Pasqua gli italiani sembrano aver deciso che quest’anno si parte davvero: ben 11,3 milioni di concittadini sono pronti a mettersi in viaggio, con un significativo incremento delle vacanze prolungate, rese particolarmente invitanti dalla vicinanza con le festività del 25 aprile e del Primo Maggio. Si tratta di una vera e propria boccata d’ossigeno per il comparto turistico, che genererà un giro d’affari complessivo di circa 4,9 miliardi di euro. Le cosiddette ‘grandi partenze’ inizieranno già dal Venerdì Santo, con cinque milioni di italiani che anticiperanno il weekend per concedersi un periodo di riposo, all’insegna della tradizionale colomba pasquale. Secondo i dati raccolti da Tecnè per conto di Federalberghi, l’88% dei viaggiatori resterà entro i confini nazionali, preferendo destinazioni di mare (34,9%), montagna (23,9%) e città d’arte (18,5%), mentre il restante 12% si concederà un soggiorno all’estero, prediligendo soprattutto le grandi capitali europee.
La soluzione preferita dagli italiani resta quella di soggiornare presso amici o parenti (42,4%), ma si registra anche una crescita nella scelta di hotel e villaggi turistici, che consolidano il loro ruolo tra le opzioni più apprezzate. Complice un calendario favorevole, la vacanza media avrà una durata di circa 4,7 giorni, un incremento significativo rispetto all’anno precedente, con ben 2,7 milioni di persone che opteranno per una vacanza di almeno 6 giorni.

Importanza strategica

Bernabò Bocca, Presidente di Federalberghi, commentando i risultati dell’indagine, ha sottolineato l’importanza strategica di questa ripresa: “Le scelte degli italiani a Pasqua sono un test cruciale per prevedere l’andamento della prossima stagione estiva. È positivo osservare che le prenotazioni sono state effettuate con grande anticipo, segno che il settore sta tornando ad una programmazione puntuale dopo le difficoltà provocate dalla pandemia”. Tra le principali attività scelte dagli italiani figurano le passeggiate all’aperto (76,6%), il relax (48,6%) e le esperienze enogastronomiche (39,7%), seguite da attività sportive. L’automobile rimane il mezzo preferito per gli spostamenti (circa il 75% dei viaggiatori), mentre una minoranza utilizzerà aereo e treno.
Ma non tutto è roseo. L’inflazione e l’aumento generale dei prezzi continuano a pesare sulle tasche degli italiani: quasi la metà dei vacanzieri (41,6%) ha dichiarato di aver ridotto la spesa prevista proprio a causa dell’aumento del costo della vita. Un aspetto preoccupante che, secondo Bocca, deve essere attentamente monitorato: “L’aumento dei costi resta una grande preoccupazione per il settore. Non dimentichiamo che tre vacanzieri su quattro dichiarano che proprio l’inflazione ha influenzato le loro scelte, riducendo sia le spese generali che la durata della vacanza”. Nonostante ciò, Bocca conclude con una nota positiva: “Questi dati ci permettono di essere ottimisti e affrontare con fiducia la prossima stagione alta, pronti a competere al meglio”.

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