martedì, 15 Aprile, 2025
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L’intervento di Re Carlo III conquista Montecitorio: “Insieme supereremo sfide e incertezze”

Prima storica visita del sovrano britannico alle Camere riunite. Tra ricordi familiari, omaggi a Falcone e Dante, difesa dei valori democratici e cooperazione futura, il discorso emoziona la platea: “L’Italia è sempre nel mio cuore”

 

Un’aula di Montecitorio gremita, solenne e, perché no, emozionata, ha accolto ieri il primo discorso nella storia del Parlamento italiano di un sovrano britannico in carica. Re Carlo III, accompagnato dalla Regina Camilla, ha parlato alle Camere riunite in occasione della visita di Stato in Italia, la prima dopo la sua incoronazione. Il Re, parlando in un italiano dignitoso con accento britannico, ha ricordato momenti della propria biografia, della storia d’Europa, dei legami fra i due Paesi, e del valore della memoria condivisa, citando anche Giovanni Falcone e Dante Alighieri: “L’Italia sarà sempre nel mio cuore, come lo fu per la mia adorata madre”, ha detto, ricordando il 25° compleanno della Regina Elisabetta II festeggiato a Tivoli nel 1951 e il suo toccante omaggio a Capaci nel 1992, pochi giorni dopo l’attentato mafioso che costò la vita al giudice Giovanni Falcone. Il passaggio è stato accolto con l’applauso più lungo della giornata. Un momento di forte impatto emotivo e simbolico, capace di unire memoria storica e sentimento.

Carlo non ha mancato di sottolineare quanto il Bel Paese sia stato, e continui ad essere, una parte viva della sua esperienza personale: “Ho compiuto 18 visite ufficiali in Italia negli ultimi 40 anni. È stata una gioia conoscere questo irresistibile Paese”.

Un viaggio tra arte, dolore e amicizia

Il discorso, durato meno di un’ora, ha toccato momenti alti anche nel racconto delle esperienze vissute in Italia: dal teatro La Fenice restaurato di Venezia, alla visita ad Amatrice dopo il sisma, fino alla commemorazione a Ravenna, prevista per domani, per ricordare l’80° anniversario della liberazione della provincia da parte delle forze britanniche e canadesi: “Come un qualsiasi vecchio amico, sono stato con voi nei momenti più tristi e felici della vostra vita nazionale”, ha detto Re Carlo III.

Il Sovrano ha poi delineato la relazione fra Regno Unito e Italia attraverso una metafora geografica e poetica: “Il nostro è un insieme di isole spazzate dal vento, il vostro una penisola baciata dal sole. Diversi sotto molti aspetti, ma complementari in maniera splendida”. Una differenza che, lungi dall’essere un ostacolo, è stata dipinta come un punto di forza nella cooperazione bilaterale.

Nel cuore del discorso, Re Carlo III ha affrontato le sfide contemporanee. A partire dal conflitto in Ucraina, ha sottolineato come Italia e Regno Unito siano oggi più che mai uniti nella difesa dei valori democratici, nel sostegno al popolo ucraino e nelle operazioni congiunte all’interno della Nato: “Collaboriamo nel G7, siamo insieme nella difesa dell’ambiente, dalla siccità in Sicilia alle alluvioni nel Regno Unito”, ha detto, dimostrando attenzione concreta anche alla dimensione ecologica. “Qualunque siano le sfide e le incertezze che inevitabilmente dobbiamo affrontare come Nazioni, possiamo superarle insieme. E lo faremo insieme”.

L’eredità culturale e commerciale

Il Re ha dedicato ampio spazio anche ai legami culturali e commerciali tra Italia e Regno Unito. Dall’influenza italiana sulla moda e sulla cucina britannica, scherzando sul fatto che “ogni tanto corrompiamo la vostra meravigliosa cucina, ma con il massimo affetto”, fino al legame storico con il Risorgimento italiano, quando “molti eroi dell’unificazione trovarono rifugio in Gran Bretagna”. Simbolico anche il riferimento al biscotto Garibaldi, nato proprio in segno di ammirazione per l’eroe dei due mondi. Non è mancato un passaggio sui legami economici: “Il Regno Unito è il quinto maggiore investitore in Italia”, ha detto Carlo, ricordando che Londra è la città con il più alto numero di italiani residenti all’estero, segno di una comunità dinamica e integrata.

Il discorso si è chiuso con un riferimento diretto ai giovani, che secondo il Re “stanno ampliando il mosaico delle relazioni tra i nostri Paesi”. Un messaggio di speranza e fiducia, culminato nella citazione dantesca: “E quando lo avremo fatto potremo dire: ‘e quindi uscimmo a riveder le stelle’”.

L’accoglienza delle istituzioni italiane

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, incontra a Villa Doria Pamphilj, Sua Maestà Carlo III, Re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, incontra a Villa Doria Pamphilj, Sua Maestà Carlo III, Re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord

Il sovrano è stato ricevuto con tutti gli onori. Il Presidente del Senato Ignazio La Russa lo ha accolto a Palazzo Madama, dove gli è stata donata la ‘martinella’, la storica campanella che regola i lavori parlamentari, con dedica speciale. Gli è stato inoltre mostrato il prezioso volume ‘Assertio septem sacramentorum’ scritto da Enrico VIII nel 1521, custodito nella biblioteca del Senato. In mattinata era stato invece il Capo dello Stato Sergio Mattarella a ricevere Re Carlo e la Regina Camilla presso il Complesso architettonico di Testaccio, mentre il Premier Giorgia Meloni ha avuto un colloquio riservato con il Sovrano a Villa Doria Pamphilj, preceduto da una cerimonia solenne con i Lancieri di Montebello e una visita al Giardino Segreto della villa.

In serata, Carlo e Camilla sono stati ospiti al Quirinale per una cena di Stato.

 

 

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