Il Segretario alla Difesa USA, Pete Hegseth, ha definito il Giappone un “partner strategico essenziale” per contrastare l’espansione cinese nella regione, annunciando la trasformazione del comando militare statunitense in terra nipponica in un nuovo “quartier generale operativo avanzato”. Durante il suo primo viaggio ufficiale in Asia, Hegseth ha sottolineato l’importanza di rafforzare le capacità militari congiunte per affrontare le crescenti tensioni con Pechino e prepararsi a una possibile crisi a Taiwan. “Il Giappone ha un ruolo chiave nel prevenire l’aggressione militare cinese – ha dichiarato Hegseth durante l’incontro con il ministro della Difesa giapponese, Gen Nakatani, a Tokyo – Gli Stati Uniti stanno intensificando gli sforzi per ripristinare la deterrenza globale”. Queste dichiarazioni arrivano in un momento in cui il Giappone manifesta preoccupazioni per l’incertezza legata alla politica “America First” dell’amministrazione Trump, che ha minacciato misure protezionistiche contro Tokyo. Durante i colloqui, le parti hanno concordato di accelerare lo sviluppo congiunto di avanzati sistemi missilistici, tra cui gli MRAAM, e di avviare la produzione di missili terra-aria SM-6 per affrontare la carenza di munizioni. Tokyo, che ospita oltre 50.000 soldati statunitensi, ha recentemente istituito il Japan Joint Operations Command (JJOC), progettato per coordinare meglio le proprie forze di autodifesa e facilitare la cooperazione con il contingente americano. Hegseth e Nakatani hanno inoltre concordato di rafforzare la difesa delle isole sudoccidentali, un’area strategica vicino al Mar Cinese Orientale e a Taiwan, per incrementare la deterrenza contro potenziali provocazioni cinesi. Il Giappone, secondo gli accordi, sarebbe “in prima linea” in caso di emergenza nell’Indo-Pacifico. Gli USA, vincolati da impegni legislativi a sostenere Taiwan con forniture militari, continuano a suscitare forti opposizioni da parte di Pechino per la vendita di armamenti.