Si aggrava di ora in ora il bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Myanmar, portando distruzione e morte in vaste aree del Paese. La scossa, di magnitudo 7.7, ha provocato almeno 1.002 vittime, mentre i feriti sono 2.376, secondo i dati diffusi dalle autorità militari locali. Il sisma ha interessato anche alcune aree limitrofe di Paesi confinanti nel sud-est asiatico, scatenando il panico tra la popolazione e provocando danni ingenti a infrastrutture, abitazioni e reti di comunicazione. Edifici crollati, strade interrotte, elettricità saltata: in molte zone colpite il terremoto ha lasciato solo macerie. I soccorritori, affiancati da volontari e organizzazioni umanitarie, stanno cercando sopravvissuti tra le rovine, ma le operazioni di ricerca sono ostacolate dalle condizioni critiche del territorio e dalla fragilità delle infrastrutture.
Le immagini che arrivano dalle città colpite raccontano la drammaticità della situazione: famiglie senza casa, ospedali sovraccarichi, bambini spaventati accovacciati in rifugi improvvisati. Secondo fonti locali, il numero delle vittime è destinato a salire con il passare delle ore.
Appello alla solidarietà internazionale
In queste ore si moltiplicano gli appelli alla comunità internazionale. Daniela Fumarola, Segretaria Generale della Cisl, ha espresso il cordoglio del sindacato italiano attraverso un messaggio pubblicato sui social: “Siamo tutti umanamente vicini alla popolazione di Myanmar ed agli altri Paesi asiatici colpiti ieri da un terremoto devastante. La comunità internazionale, le organizzazioni umanitarie e tutte le espressioni della società civile compiano ogni sforzo possibile per aiutare migliaia di famiglie distrutte da questa tragedia immane”.
