lunedì, 31 Marzo, 2025
Esteri

Putin propone governo ad interim per l’Ucraina, ma Washington frena: c’è una Costituzione

Tra Mosca e Kiev ancora accuse reciproche di violazione del cessate il fuoco parziale. Volenterosi uniti sul non rimuovere sanzioni, Trump ripristina il monitoraggio dei minori ucraini deportati in Russia

Mentre il conflitto in Ucraina continua senza sosta, il presidente russo Vladimir Putin ha avanzato una nuova proposta per risolvere la crisi: via Zelensky e creazione di un governo provvisorio a Kiev sotto l’egida delle Nazioni Unite. Solo con una leadership legittima, ha sottolineato il leader del Cremlino, si potrebbero avviare negoziati di pace credibili e firmare documenti giuridicamente validi e riconosciuti a livello internazionale. “Questa è solo un’opzione, non sto dicendo che non ce ne siano altre”, ha dichiarato Putin durante una visita a Murmansk. La proposta è stata rapidamente respinta dagli Stati Uniti. Un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano ha ribadito che il governo ucraino è determinato dalla sua Costituzione e dai suoi cittadini, non da interferenze esterne. Anche il presidente ucraino Zelensky ha risposto con fermezza: “Questa proposta non è altro che un modo per ritardare ogni possibile trattativa di pace”, ha dichiarato Zelensky in una conferenza stampa a Kiev. Il leader ucraino ha inoltre ribadito la sua disponibilità a negoziare con rappresentanti della Russia, ma non direttamente con Putin, ritenuto responsabile dell’aggressione al Paese.

Accuse reciproche di violazioni della tregua

Parallelamente alle tensioni diplomatiche, la situazione sul terreno continua a deteriorarsi. Mosca e Kiev si sono scambiate accuse reciproche di violazione del cessate il fuoco contro le infrastrutture energetiche. La Russia ha denunciato un doppio attacco ucraino contro la stazione di misurazione del gas di Sudzha, mentre l’Ucraina ha segnalato bombardamenti russi nella regione di Poltava. Mosca ha denunciato ripercussioni sui flussi di gas diretti verso l’Europa, sollevando preoccupazioni su possibili interruzioni nei rifornimenti. Kiev, da parte sua, accusa la Russia di utilizzare l’energia come arma di ricatto e chiede all’Occidente di accelerare il passaggio a fonti alternative per ridurre la dipendenza dal gas russo. In un contesto sempre più teso, un team di esperti dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) è arrivato alla centrale nucleare di Zaporizhzhia per verificare eventuali danni ai serbatoi di gasolio, fondamentali per garantire l’alimentazione dei generatori di emergenza. Il direttore dell’impianto, Yury Chernichuk, ha assicurato che la centrale rimane sicura.

Trump ripristina il monitoraggio dei minori ucraini deportati in Russia

Sul fronte internazionale, l’amministrazione Trump ha deciso di ripristinare il programma di monitoraggio delle deportazioni di minori ucraini in Russia. L’iniziativa, nota come Conflict Observatory, utilizza immagini satellitari e strumenti digitali forensi per documentare presunti crimini di guerra russi, inclusa la deportazione forzata di bambini. Il programma ha già contribuito alla raccolta di prove per il mandato di arresto internazionale nei confronti di Vladimir Putin emesso dalla Corte Penale Internazionale. La decisione di ripristinare il monitoraggio permetterà di trasferire le informazioni raccolte a Europol, fornendo ulteriore supporto alle indagini sui crimini di guerra in Ucraina.

Nuova bozza sui minerali

Volodymyr Zelensky ha annunciato che l’Ucraina ha ricevuto dagli Stati Uniti una nuova versione dell’accordo sui minerali, “completamente diversa” dalla precedente. Il presidente ucraino ha anche precisato che in precedenza la vice primo ministro ucraina, Yulia Svyrydenko, aveva ricevuto una bozza durante un incontro bilaterale con il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent. Svyrydenko ha osservato che il nuovo accordo è difficile da commentare, poiché contiene elementi non discussi e alcuni punti già rifiutati dalle due parti.

Putin e Eruopa

Durante la stessa intervista, Putin ha anche dichiarato che la Russia è pronta a collaborare con l’Unione Europea, nonostanteil suo atteggiamento “incoerente” nei confronti di Mosca. Inoltre, Putin ha confermato che la Russia sta sviluppando la cooperazione militare con la Corea del Nord. Dall’altro lato, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha accusato i Paesi europei di non voler perseguire la pace, essendosi rifiutati di revocare le sanzioni contro la Russia. Peskov ha affermato che l’annuncio di una tregua nel Mar Nero, mediata dagli Stati Uniti, è stato condizionato dalla revoca delle restrizioni sulle esportazioni agricole russe, ma l’Europa ha rifiutato.

Zelensky: accordi Ue

Parallelamente l’Ucraina ha raggiunto degli accordi con i suoi partner europei per espandere l’accesso alle informazioni di intelligence e ad alcuni depositi di munizioni. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che a Parigi è stato concordato l’accesso dell’Ucraina a tecnologie avanzate, tra cui i satelliti in possesso dei partner europei, oltre a depositi di munizioni e licenze per produrre sistemi di difesa aerea e alcune tipologie di artiglieria.

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