Sei persone hanno perso la vita nell’affondamento di un sottomarino turistico nel Mar Rosso, al largo delle coste egiziane. L’incidente, avvenuto in circostanze ancora da chiarire, ha suscitato grande preoccupazione e interrogativi sulla sicurezza delle attività subacquee nella regione. L’imbarcazione, di proprietà di una compagnia turistica privata, Sindbad Submarines, è stata progettata per portare i turisti sott’acqua per ammirare le barriere coralline e la vita marina, una delle principali attrazioni del Mar Rosso. Il sottomarino si è inabissato improvvisamente, causando la morte dei sei passeggeri a bordo. Le operazioni di soccorso, condotte da squadre locali e internazionali, non sono riuscite a salvare i dispersi. il governatore del Mar Rosso Amr Hanafi in una dichiarazione ha affermato che, al momento dell’incidente, il sottomarino trasportava un totale di 50 persone, 45 turisti e 5 membri dell’equipaggio egiziani. Tra i turisti c’erano cittadini di Russia, Norvegia, Svezia e India. Le autorità egiziane stanno ora indagando sulle cause dell’incidente, mentre esperti del settore sollevano dubbi sulla manutenzione e i protocolli di sicurezza dei mezzi subacquei impiegati per il turismo. Il Mar Rosso rappresenta una delle mete più ambite per gli appassionati di immersioni e snorkeling, grazie alla sua ricca biodiversità e ai panorami sottomarini mozzafiato. Tuttavia, eventi tragici come questo sollevano importanti interrogativi sulla gestione delle attività turistiche in ambienti marini così delicati. Le vittime del naufragio erano turisti provenienti da diverse nazioni, sottolineando la portata internazionale della tragedia. Le famiglie sono state informate e sono in corso le procedure per il rimpatrio delle salme. Nel frattempo, il settore turistico locale è sotto pressione per garantire standard di sicurezza più elevati e rassicurare i visitatori.