martedì, 25 Marzo, 2025
Attualità

Il Papa torna in Vaticano: “Grazie a tutti. Preghiamo per la pace”

Dimesso dal Gemelli dopo il ricovero del 14 febbraio per una polmonite, Francesco saluta i fedeli dal balcone dell’ospedale. Visita a sorpresa a Santa Maria Maggiore

Una domenica, quella di ieri, che sarà di certo ricordata con grande affetto per tutti i cristiani… e non. Già, perché con il volto affaticato, ma lo sguardo allo stesso tempo sereno, il Papa come annunciato nella giornata di sabato si è affacciato in carrozzella dal balconcino del quinto piano del Policlinico Gemelli di Roma per un breve saluto ai fedeli, prima di lasciare l’ospedale dove era ricoverato dal 14 febbraio scorso per una polmonite bilaterale. È apparso di certo dimagrito, la voce debole, ma è bastata una frase per riaccendere la speranza: “Grazie a tutti per le vostre preghiere. Preghiamo per la pace”. Un gesto atteso, emozionante, carico di significato. Migliaia di persone si erano radunate sotto le finestre del reparto, nella speranza di vederlo anche solo per un momento. E Francesco non ha deluso. Ha rivolto un pensiero tenero anche a una signora tra la folla: “Vedo questa signora con i fiori gialli, brava!”, ha scherzato, ricevendo applausi e cori affettuosi.

La dimissione e la convalescenza

Dopo il saluto, Bergoglio è stato dimesso ufficialmente dal Gemelli, accompagnato dallo staff medico e dal personale della Santa Sede. Ha lasciato l’ospedale in auto, visibilmente provato, tanto da aver bisogno di ossigeno tramite naselli durante il tragitto. Ma prima di tornare a Casa Santa Marta, ha fatto tappa alla Basilica di Santa Maria Maggiore, dove si è raccolto in preghiera per alcuni minuti, affidando alla Madonna un mazzo di fiori da deporre davanti all’icona della Salus Populi Romani. Un gesto intimo e simbolico, reso noto dall’Ufficio Stampa vaticano.Ora il Pontefice proseguirà il periodo di convalescenza di almeno due mesi nella sua residenza all’interno del Vaticano, come indicato dai medici. Nonostante la fragilità fisica, ha già fatto capire che non smetterà di far sentire la sua voce, specie su un tema che continua ad essergli caro: la pace.

Gli appelli

Nel messaggio dell’Angelus domenicale, diffuso dalla Santa Sede in forma scritta, il Santo Padre ha espresso con forza la sua preoccupazione per l’escalation del conflitto in Medio Oriente: “Mi ha addolorato la ripresa di pesanti bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, con tanti morti e feriti. Chiedo che tacciano subito le armi; e si abbia il coraggio di riprendere il dialogo, perché siano liberati tutti gli ostaggi e si arrivi a un cessate il fuoco definitivo”. Parole nette, che vanno al cuore della diplomazia internazionale, ma che non dimenticano le tante altre aree di crisi nel mondo. Il Vescovo di Roma ha rivolto un invito corale alla comunità globale, chiedendo un impegno urgente non solo su Gaza, ma anche per l’Ucraina, il Libano, il Myanmar, il Sudan, la Repubblica Democratica del Congo, e per tutte quelle “martoriate terre” spesso dimenticate. “E insieme imploriamo che si ponga fine alle guerre e si faccia pace”, ha concluso il Papa, nella consapevolezza che il dolore dei popoli merita ascolto e azione, non solo parole.

Un segno di speranza

Il ritorno di Francesco in Vaticano è stato accolto con sollievo e gioia in tutto il mondo. La notizia della sua dimissione ha suscitato una valanga di messaggi istituzionali e di affetto, a cominciare da quelli delle più alte cariche dello Stato italiano. “Felice di sapere che Papa Francesco stia tornando in Vaticano. A lui vanno un pensiero speciale e i migliori auguri, con affetto e gratitudine per il suo instancabile impegno e la sua guida preziosa”, ha scritto il Premier Giorgia Meloni sui social. Anche il Presidente della Camera Lorenzo Fontana ha voluto ringraziare Francesco per le sue parole di pace: “Il suo è un messaggio che ci interpella nel profondo e richiama la responsabilità morale della comunità internazionale. Gli auguro una completa guarigione”.
Sulla stessa linea anche il Presidente della Regione Lazio Francesca Rocca, che ha parlato di “grande gioia” nel vederlo tornare a casa, e i Capigruppo della Lega al Senato e alla Camera, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, che hanno definito la notizia “una buona notizia per la comunità cristiana e per tutti i popoli del mondo”.

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